Sono iniziate per molti studenti le vacanze estive e mentre i più «fortunati» devono ancora superare gli esami, già si stanno concretizzando iniziative di pastorale giovanile per i prossimi mesi. Nella zona di Cortona è particolarmente attivo un gruppo interparrocchiale, «Diamogustoallavita», che ha il suo riferimento a Camucia e che anima queste attività per ragazzi e studenti della scuola elementare, media e superiore. Per conoscere meglio le iniziative che prenderanno il via nelle prossime settimane abbiamo rivolto ad Alfonso e a Silvia alcune domande.Con l’associazione «Diamogustoallavita» che cosa vi proponete di fare?Alfonso: «La nostra è un’associazione di volontariato; siamo una trentina di animatori. Fa servizio in parrocchie come Cortona, Camucia, Terontola, Ossaia, Centoia. Facciamo soprattutto attività con i ragazzi: campi estivi, animazione, preghiera, corsi di chitarra. Come associazione legalmente riconosciuta esistiamo da un anno, ma come gruppo da otto anni».Quali attività svolgete?Silvia: «Durante l’estate organizziamo campi estivi per ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori. Per ogni età c’è qualcosa di specifico. Per i ragazzi delle scuole elementari e medie organizziamo un «Grest», un campo estivo che va dalla mattina fino a metà del pomeriggio, dal 5 al 10 luglio. Prima di questo abbiamo organizzato un torneo di calcetto itinerante nei campetti delle nostre parrocchie. A fine luglio, precisamente dal 25 al 31, avremo un campeggio a Sant’Egidio per le scuole medie. Con i ragazzi delle scuole superiori andremo invece a prestare servizio ai bambini de L’Aquila, ancora ferita dal terremoto. Nei mesi invernali ci concentriamo sull’attività di formazione sia per i ragazzi delle superiori, sia per gli stessi animatori. Quest’anno ci guidato suor Gabriella delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù. Un incontro mensile il venerdì, recandoci in varie parrocchie della nostra zona. I ragazzi delle scuole superiori sono stati seguiti da don Danilo Costantino, responsabile diocesano della Pastorale giovanile, una volta al mese, la domenica, a Cortona. Inoltre noi organizzatori facciamo servizio di animazione nella liturgia domenicale nelle nostre rispettive parrocchie».Come sono i rapporti con gli altri ragazzi dell’associazione? Come vi dividete i compiti?Silvia: «Ci vogliamo bene perché siamo uniti da qualcosa che è più forte dell’amicizia. Inoltre ci unisce il desiderio di stare con i bambini e i ragazzi. Ci sono a volte delle discussioni, che servono tuttavia per crescere e migliorare il servizio che prestiamo».Alfonso: «Come associazione il nostro intento è quello di far conoscere Gesù ai più piccoli. Ho l’incarico di presidente e guido il gruppo, ma in realtà non lavoro da solo: collaboro con tutti gli animatori e con tutti i nostri parroci sia nella progettazione, sia nella realizzazione, anche se non è sempre facile perché ognuno ha il proprio modo di vedere e di giudicare».Litigate mai?Alfonso: «Sì, capita anche di litigare. Non propriamente un litigare, è piuttosto un discutere animatamente sulle decisioni da prendere. Il fatto che discutiamo però dice che crediamo a quello che facciamo».Molte volte i ragazzi hanno timore di fare scelte personali «forti» per paura che gli altri ci prendano in giro. Ti è mai capitato di aver paura del giudizio degli altri?Silvia: «A volte è difficile parlare delle nostre attività o della nostra fede con persone che non condividono le nostre scelte. Però noi siamo chiamati a testimoniare quello che siamo e quello che facciamo anche a chi è più lontano».Alfonso: «Comunque siamo cresciuti come gruppo consapevole perché non abbiamo avuto paura di testimoniare quello che facevamo. Crescendo diventiamo più liberi e più consapevoli dei nostri impegni. Anche voi più giovani non abbiate paura di essere quello che dovete essere e di fare quello che dovete fare: non abbiate paura di partecipare alla Messa e alle varie attività dell’oratorio».C’è differenza fra l’adolescenza di oggi e quella di alcuni anni fa?Alfonso: «A Camucia abbiamo aperto l’oratorio, organizziamo i campi estivi, i corsi di chitarra ed altro ancora. Voi avete la possibilità di usufruire di queste occasioni per stare e crescere insieme ed avere una maggiore attenzione da parte dei parroci e delle persone adulte. Speriamo che queste attività abbiano una continuità. Noi diventiamo adulti: è giusto che anche voi più piccoli gradualmente assumiate le vostre responsabilità».Margherita CataniIrene Giusti