Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Donarsi alla gente sull’esempio di Donato».

«Dare la vita per la gente seguendo l’esempio di San Donato». È questo l’appello che l’arcivescovo Riccardo Fontana ha rivolto alla diocesi in preparazione alla solennità del patrono, san Donato. Lo ha fatto durante la riunione del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Arezzo che ha deliberato gli appuntamenti per la solennità. La festa comincerà venerdì 6 agosto alle 18 in Duomo con la recita dei primi Vespri solenni, presieduti dal vescovo emerito di Fiesole, Luciano Giovannetti. Alle 21, con il Comune di Arezzo, sono state invitate in Cattedrale tutte le 34 amministrazioni municipali del territorio della diocesi per il tradizionale gesto di omaggio al patrono che consiste nell’offerta del cero votivo. Alla cerimonia parteciperanno anche i musici, gli sbandieratori, i rettori e i figuranti dei quartieri della Giostra del Saracino di Arezzo. Alle 23.30, sempre in Cattedrale, il coro aretino Vox Cordis eseguirà l’«Officium Sancti Donati I», secondo i testi e le melodie composte nel 1032 per la stessa occasione e recentemente rimessi in luce da studi specialistici effettuati dai musicologi esperti della produzione musicale medioevale. Sarà quella della notte tra il 6 e il 7 agosto la prima ripresentazione moderna del testo ad Arezzo. La mattina di sabato 7 agosto – memoria liturgica di san Donato – è previsto, alle 8, il canto delle Lodi. Alle 10 tutti i sacerdoti della diocesi sono invitati in Duomo per il canto dell’Ora media e poi per la Messa solenne delle 10.30 presieduta dall’arcivescovo. La festa di San Donato, secondo la tradizione, si concluderà nella Pieve di Santa Maria alle 18 con la Messa presieduta da Fontana e i secondi Vespri solenni.