Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Santa Maria Nuova: La chiesa gioiello «racconta» Cortona .

Nella immediata periferia di Cortona, lungo l’antica via che congiungeva Porta Colonia all’eremo delle Celle, via tante volte percorsa da san Francesco, da frate Elia e dal beato Guido, venne costruita la chiesa di Santa Maria Nuova, un capolavoro del Rinascimento avanzato. Desta senza dubbio meraviglia che una piccola città come Cortona abbia potuto costruire in meno di trent’anni (1485-1514) la splendida chiesa del Calcinaio e poco dopo, tra il 1550 e il 1586, abbia realizzato anche questo secondo monumento di arte e fede. «Qui era apparsa più volte Maria – scrive Edoardo Mirri – che aveva elargito a piene mani la sua materna protezione ai fedeli; qui, presso una cappellina circondata di edera, detta “Madonna dell’Ellera”. Qui soprattutto la pietà dei cortonesi e il loro impegno fattivo, stimolato dal vescovo Ricasoli, aveva eretto lo splendido tempio». Le vicende storiche della chiesa dall’inizio della costruzione fino ad oggi sono descritti in un pregevole volumetto, edito da Calosci di Cortona, a cui hanno lavorato a più mani don Ottorino Capannini, attuale rettore della chiesa, Edoardo Mirri, che ne ha scritto la prefazione, e Santino Cosci, che ne ha curato la parte fotografica. Così scrive Mirri riguardo alla progettazione: «Il progetto tecnico e la sua realizzazione videro all’opera un valentissimo architetto, cortonese anche lui, Battista di Cristofonello Sensi detto il Cristofanello e dopo la sua morte, il grande Vasari, che in questi anni stava decorando l’oratorio del Gesù. Il più abile scarpellino cortonese, Mariotto Radi, un vero artista della pietra, ne costruì il mirabile altare maggiore dove fu collocata l’immagine miracolosa della Madonna dell’Ellera: con grandissima maestria l’artista seppe dare alla pesantezza del sasso la leggerezza del ricamo. E l’organario Onofrio Zefferini, cortonese anche lui, ma di rinomanza europea, dotò la chiesa dello strumento che avrebbe risuonato a gloria di Dio e della Madonna». Dopo gli ultimi restauri (che seguono e completano i precedenti interventi del 1950 e del 1972-73), la chiesa tornata al primitivo splendore con grande gioia dei cortonesi che sentono Santa Maria Nuova come cosa propria. E proprio in questo anno cade il quarto centenario della sua consacrazione, avvenuta il 1 maggio 1610 per volontà del vescovo Bardi. Nella ricorrenza, quindi, si dà il via ai festeggiamenti che culmineranno con grande solennità mercoledì 8 settembre con la partecipazione dell’arcivescovo Riccardo Fontana. E sarà proprio nella festosa circostanza che don Ottorino Capannini celebrerà le nozze d’oro sacerdotali.