I donatori fanno una cosa buona in pratica, senza interesse, seguendo così l’esempio di Gesù che nel Vangelo ci avverte che per essere suo seguace bisogna abbandonare tutto per seguirlo nel suo gesto d’amore». Con queste parole don Francesco Cecconi, da 43 anni parroco, ha introdotto nella chiesa di Santa Maria Assunta la Messa di ringraziamento per i 40 anni della fondazione della sezione Avis di Badia Prataglia, ospitata nei locali adiacenti la canonica.Nel corso della celebrazione sono stati ricordati tutti i donatori di sangue, viventi e scomparsi. Durante l’omelia il sacerdote, anche lui donatore Avis, ha precisato come questi volontari diano un po’ della loro vita agli altri, seguendo praticamente Gesù che offre fino all’ultima goccia del suo sangue per amore. Prima della benedizione finale, l’attuale presidente Alberto Ciampelli ha fatto da presentatore nella premiazione degli oltre 200 donatori su 900 abitanti: un record di generosità. Un ricordo dei presidenti precedenti Enrico Mechelli, fondatore, Ezio Acciai, Franco Farini, Giuseppe Benucci, e poi via alle consegne di spilli, serigrafie, medaglie e targhe in ordine crescente relativo al numero di donazioni.Il segretario del consiglio direttivo regionale Avis, Alessandro Balloni (nella foto), ha ricordato come, a fronte di un aumento delle donazioni del 4 per cento, il fabbisogno di sangue toscano sia cresciuto del 6 per cento. «Segno che la sanità da noi funziona visto che un trapianto richiede in media la disponibilità di trenta sacche di sangue. Sono lontani i tempi in cui si andava a cercarlo in Puglia e Veneto». In rappresentanza del Comune di Poppi, di cui Badia è una frazione, l’assessore Silvana Gabiccini ha ringraziato quanti si impegnano nell’Avis con altruismo, generosità, cittadinanza attiva e ha ricordato il professor Armando Tacconi, l’artista che ha disegnato gratis i premi.L’importante risultato dei 200 donatori è frutto di un encomiabile sforzo collettivo di una comunità solidale. La dottoressa Cristina Francavilla , del Centro trasfusionale di Bibbiena, ha detto che vi appenderà la targa ricevuta a ricordo della bella serata. «Siamo in un momento di difficoltà. Invito tutti a donare sangue». Targhe particolari a Vidmer Ugolini e a Lucio Marri che ha donato midollo osseo. «Non io ma il malato ha fatto un dono a me», è stato il suo commento. Fra il pubblico suor Anna Tacconi, a casa da Settignano per una breve vacanza. Erano presenti nella chiesa i gonfaloni delle «consorelle» Fratres di Poppi e Avis di Sesto Fiorentino, Bibbiena, Casentino. La «Schola cantorum» ha accompagnato la celebrazione a cui hanno aderito anche la locale Misericordia, la neonata Pro Loco, il Gruppo sportivo, anch’esso ospitato nei locali parrocchiali, l’Associazione combattenti e reduci, l’associazione La Tagliata, il comando della stazione dei Carabinieri con il donatore Remo De Sanctis.All’esterno la banda di Serravalle «Squilla dell’Appennino» ha accompagnato l’ingresso in chiesa e, dopo la Messa, la processione per la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti e il momento conviviale che ne è seguito. Così l’Avis di Badia Prataglia ha festeggiato i suoi primi 40 anni.Luca Tognaccini