Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Biennale del merletto, un’edizione da primato.

Lo scorso 1° novembre la XIV edizione della Biennale internazionale del merletto a Sansepolcro – la più lunga di sempre in quanto a durata temporale – ha chiuso i battenti dopo 52 giorni. E il Centro culturale biturgense ha stilato un bilancio più che positivo: sono stati quasi 10mila i visitatori con una ripartizione assai vicina al 50% fra turisti italiani ed esteri. «È il dato più significativo della rassegna 2010 – sottolinea Paolo Piovaticci, presidente del Centro culturale – anche perché due anni fa il rapporto percentuale era di 75 a 25 in favore ovviamente degli italiani. Ciò significa che la Biennale è internazionale anche di fatto e non solo di nome». Oltre che la bellezza dei pezzi locali e nazionali, i visitatori hanno ammirato le qualificanti collaterali proposte per l’occasione: quella dell’associazione «Old Lacers», ovvero 38 lavori sullo stesso tema, «Il papavero di California»; anche il concorso sul tema conduttore ispirato a Botticelli, vinto dalla triestina Mariagrazia Giacomini, ha visto l’assegnazione di un premio anche dalla critica, assegnato alla belga Helene Blanchart. A contribuire al successo della biennale sono stati la mostra di Rosy Garbo, il workshop con il merletto dell’Aquila e la piacevole scoperta chiamata Angela Lipomi. Obiettivo della Biennale è infatti anche quello di far emergere nuovi talenti e la giovane siciliana si sta ponendo all’attenzione nelle vesti di stilista. A tutti i capolavori in mostra ha dedicato un ampio servizio «Ricamo italiano», rivista specializzata che ha focalizzato l’attenzione anche sugli abiti del ‘600 e del ‘700 preparati dagli Istituti d’arte di Arezzo e di Sansepolcro. La XIV edizione della kermesse va in archivio con un prezioso suggerimento giunto da Alessandra Mottola Molfino, madrina di turno, che vedrebbe molto bene nella città pierfrancescana una galleria d’arte contemporanea con il merletto.