Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Coro per la pace a Sansepolcro e Anghiari.

«La realizzazione di questo progetto ci ha consentito di riunire un gruppo di persone di buona volontà, animate dalla comune passione per la musica. Divisioni di campanile fra Anghiari e Sansepolcro e tra singole realtà musicali sono state superate dallo spirito di pace e dal voler realizzare qualcosa insieme che oggi, di fronte a modelli sociali che spingono sempre di più verso l’individualismo, appare di grande importanza». Con queste parole Paolo Fiorucci ci introduce al concerto «The Armed Man – A Mass For Peace», che avrà luogo sabato 27 novembre alla sera in Duomo a Sansepolcro, il 4 dicembre in Propositura ad Anghiari e l’11 in Cattedrale ad Arezzo. Un evento reso possibile dal connubio di diverse compagnie: la Società Filarmonica dei Perseveranti, la Corale «Don Vittorio Bartolomei», il Coro «Città di Piero» e la Corale «Domenico Stella». In totale parteciperanno 53 coristi e 28 elementi della banda. Ma come si è sviluppato il progetto e come mai la scelta di questo tema? «Tutto è iniziato a gennaio del 2009: avevamo bisogno di parlare di questo argomento lontano dalla politica e avvicinandoci, invece, all’opera. Così abbiamo pensato a una musica conosciuta, diventata famosa per essere stata usata in pubblicità e in televisione, ma che al di là del suono accattivante vuole dire qualcosa con il suo testo. Ovviamente potevamo parlare seriamente di questo argomento solo se mettevamo da parte anche le “rivalità” tra i nostri gruppi corali, scegliendo un direttore super partes e facendo addirittura cantare un arabo in una chiesa cattolica, che è stata così lungimirante a dire di sì», continua Fiorucci. Ci sarà anche Chiara Chialli come solista: «Con lei ho agito con un “ricatto” sentimentale e come speravo è riuscita a incastrare le prove e i tre eventi con i molti impegni di lavoro. Il suo pezzo è bellissimo: “Now the guns have stopped”, ovvero, “Ora le armi si sono fermate”, di Guy Wilson», ammette il maestro del coro. L’opera è assolutamente poliedrica: si alternano cori di canti cristiani, ma anche testi poetici e parole riprese dal Libro delle Rivelazioni. I concerti prevedono anche l’intervento di gruppi culturali e rievocativi, nonché di videoproiezioni sul tema della pace, avvicinando in qualche modo l’opera alla forma della sacra rappresentazione.Margherita Tizzi