Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Gli archivi diocesani riscoprono le visite pastorali.

Da qualche anno gli archivi della diocesi hanno iniziato una serie di pubblicazioni di carattere storico, utilizzando il materiale presente negli archivi stessi. In particolare sono stati già pubblicati, a cura di don Silvano Pieri e don Carlo Volpi, cinque volumi con la trascrizione delle visite pastorali fatte dai vescovi nei tempi passati.Gli ultimi volumi pubblicati, il quarto e quinto, contengono la visita apostolica del 1583, cosiddetta perché eseguita su ordine di papa Gregorio XIII, per verificare l’attuazione del Concilio di Trento, e portata a termine dal vescovo Peruzzi di Sarsina, è una delle più complete e minuziose fra quelle presenti nell’archivio.Prossimamente dovrebbe essere pubblicata anche la visita apostolica fatta nel medesimo anno e dal medesimo vescovo alle diocesi di Cortona e Sansepolcro.Le visite sono una miniera di informazioni, e prendono in considerazione tutta la diocesi, anche i paesi e le chiese più piccoli e sperduti.I primi tre volumi pubblicati contengono: il primo volume le visite, a volte solo un frammento, effettuate dai vescovi di Arezzo dal 1257 al 1516; il secondo volume le visite dal 1521 al 1571, al tempo dei vescovi Armellini e i due Minerbetti; il terzo volume le visite del vescovo Bonucci dal 1574 al 1584. La più antica visita, anche se frammentaria, risale al vescovo Guglielmino degli Ubertini, quando la diocesi di Arezzo comprendeva ancora Montepulciano, Corsignano (Pienza), Cortona, Torrita, Sinalunga, è anche una delle più antiche d’Italia.Dopo un salto di circa 200 anni, probabilmente dovuto a eventi storici cittadini (saccheggi, incendi), a partire dal 1426 con la visita fatta dal vescovo Francesco da Montepulciano, che già pubblicò monsignor Coradini, le visite conservate nell’archivio sono sempre più complete. Chi avesse interesse a conoscere queste pubblicazioni le può trovare presso l’archivio della diocesi di Arezzo, all’interno del seminario vescovile, aperto il martedì, mattina e pomeriggio, il mercoledì e venerdì mattina.don Carlo Volpi