Rondine si candida a formare i giovani che rappresenteranno la futura classe dirigente della sponda sud del Mediterraneo». È stata proprio questa sfida, lanciata dal presidente Franco Vaccari a caratterizzare l’incontro di Camaldoli, in occasione del rapporto annuo dell’associazione Rondine Cittadella della Pace. Il consueto appuntamento dell’associazione aretina ogni anno riunisce istituzioni, soci dell’associazione, amici e simpatizzanti di Rondine per una riflessione sulle attività e gli eventi trascorsi e per uno sguardo al futuro. Di fronte all’arcivescovo Riccardo Fontana, si è parlato dei fermenti che stanno coinvolgendo gli stati del nord Africa. Una situazione in continua ed imprevedibile evoluzione che potrebbe tradursi in una straordinaria occasione di cambiamento per quella zona del mondo così vicina all’Italia. Un cambiamento nel quale Rondine potrebbe giocare un ruolo importante, come successo in altre aree, dal Medio Oriente al Caucaso, alle prese con delicati momenti di passaggio. «Vorremmo vedere se dai Paesi della sponda sud del Mediterraneo noi potremmo essere in grado di accogliere le primizie – ha detto il presidente di Rondine, Franco Vaccari – Rondine continua a fare quello che fa sempre: formazione. Saremmo in grado di poter accogliere i primi giovani che potrebbero essere i nuovi membri della classe dirigente della speranza della sponda sud in un nuovo dialogo con l’Europa». Una sfida che sembra essere particolarmente piaciuta all’arcivescovo Riccardo Fontana. «Viva Rondine – ha detto il presule -. Ce ne vogliono tante di storie del genere per volare perché sta succedendo qualcosa di nuovo: è la Provvidenza che muove la Storia». Parole importanti quelle dell’intervento dell’arcivescovo pronunciate a Camaldoli, che hanno sottolineato come sia sempre più necessario non rimanere indifferenti di fronte agli eventi che stanno sconvolgendo la sponda sud del Mediterraneo. «La novità è il dialogo, la formazione, i giovani di Rondine senza il lievito della malizia sono il pane azzimo, il cibo nuovo. I ragazzi arabi hanno bisogno di qualcuno che faccia loro da ponte e Rondine con lo Studentato Internazionale ha tutti gli ingredienti necessari», ha detto Fontana.E che Rondine voglia candidarsi per un impegno forte per il futuro della sponda sud del Mediterraneo, lo dimostra anche il ciclo di incontri organizzati dall’associazione ad Arezzo con l’obiettivo di approfondire proprio quanto sta succedendo in quella parte del mondo. Il prossimo appuntamento è in programma lunedì 2 maggio alle 17 nel salone dell’associazione industriali, in via Roma ad Arezzo. Relatore, Vittorio Parsi docente di relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano. Al centro dell’incontro il tema «Mediterraneo in rivolta: la geopolitica del cambiamento». Sarà presente anche Cosimo Risi, diplomatico presso il ministero degli Affari esteri. La rinnovata attenzione per il futuro del nord Africa fa da seguito al forte impegno per la pacificazione dell’area caucasica sfociato nel documento in 14 punti elaborato a La Verna nel maggio del 2009 al termine della prima Conferenza internazionale dei popoli del Caucaso. Il documento è stato recentemente ratificato da 52 europarlamentari, che hanno riconosciuto l’azione di pace di Rondine e che lo porteranno all’europarlamento. Così com’è stato ricordato a Camaldoli durante la presentazione del Rapporto annuo, è lungo l’elenco delle personalità nazionali e internazionali che hanno visitato e tenuto conferenze nel borgo della Cittadella della Pace: dal Patriarca di Gerusalemme Fouad Twal al consigliere del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Joshua Dubois; dal vice primo ministro della Georgia Giorgi Baramidze all’ambasciatore statunitense presso la Santa Sede Miguel Humberto Dìaz; dalla fisica ed economista indiana Vandana Shiva al norvegese Johan Galtung, fondatore dei moderni studi di pace. Numerosi anche gli eventi e le manifestazioni: da le Piazze di Maggio al VolArondine, da Face to Face a Testimoni di pace fino al viaggio di amicizia nel Caucaso del sud e Turchia.