Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La natura nascosta negli scatti di Bardi.

La fotografia che diventa strumento di indagine e chiave di lettura della natura andando oltre la ricerca estetica o la necessità di immortalare un istante o un ricordo. Così nasce la mostra di Marcello Bardi allestita a Palazzo Pretorio a Sansepolcro che propone uno sguardo ravvicinato sulla microfauna della Valtiberina. L’immenso regno degli insetti che popolano la nostra terra sono l’oggetto della ricerca di Bardi che ha raccolto in un anno oltre 35mila scatti in macro, selezionati per l’esposizione e la relativa pubblicazione che raccoglie i 70 scatti più spettacolari.Api, mantidi, coleotteri, farfalle, tutte forme di vita autoctona che con infinita pazienza il fotografo ha prima imparato a conoscere, studiandone la natura, le abitudini, imparando a farsi accettare per poi ritrarli cercando il loro punto di vista rispetto al mondo, la loro visione di esseri infinitamente piccoli rispetto all’universo sconfinato. «A volte – racconta Bardi – devo arrampicarmi sugli alberi infilarmi dentro ai cespugli e aspettare ore finché l’insetto non si abitua alla mia presenza e si concede allo scatto. E’ un percorso che si costruisce insieme». La scienza dell’entomologo unita allo sguardo del fotografo hanno dato vita a questa esposizione unica nel suo genere che mette insieme l’approccio estetico e quello scientifico. Una ricerca che ha portato alla luce una conoscenza molto più vasta della micro fauna locale a cui seguirà una catalogazione che lo stesso Marcello Bardi sta curando insieme all’amico Marcello Gori, attivista del Wwf e guida del Cai di Sansepolcro. Un’amicizia nata sul campo: «L’ho incontrato per la prima volta mentre era disteso per terra a fissare un’ ape adagiata su un fiore» racconta Gori, ormai compagno inseparabile di quest’avventura naturalistica. Sono venuti così alla luce esemplari sconosciuti e «tali scoperte – ricorda Bardi – avvengono quotidianamente perché il mondo degli insetti è così vasto che potrà mai essere conosciuto completamente ma ogni nuovo incontro è un’emozione incredibile». Un caleidoscopio di colori e forme che ricordano le architetture più audaci che potranno essere ammirate fino a domenica 15 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 compresi i festivi.Elena Girolimoni