Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Al via il centenario delle Celle. Festa grande per i cortonesi.

Ha preso ufficialmente il via il centenario francescano nella splendida cornice dell’imponente Chiesa di San Francesco. Il colpo d’occhio chiarissimo è stato quello delle occasioni più solenni: la grande Chiesa di San Francesco gremita di cortonesi, tanti Frati convenuti per l’occasione, i Padri Guardiani dei tre santuari francescani, i parroci di Cortona, Camucia, Pergo, e di tante altre parrocchie e la presidenza della celebrazione affidata ai ministri provinciali delle tre famiglie francescane: padre Luciano, padre Nicola e padre Paolo. Il gruppo corale Santa Cecilia diretto da Alfiero Alunno ha animato la celebrazione. Il momento più toccante della celebrazione è stato quando il padre provinciale ha invitato i partecipanti alla missione a presentarsi davanti all’altare: 156 persone si sono mosse dai loro posti nelle panche della Chiesa per andare davanti ai ministri provinciali e ricevere il «Tau» francescano, segno del compito di portare l’annuncio di «Pace e Bene» ad ogni famiglia di Cortona e lasciare un messaggio scritto di invito ad ascoltare padre Raniero Cantalamessa in piazza della Repubblica domenica 12 giugno alle 18.

Stendendo le mani su questi annunciatori del Vangelo di pace, il padre provinciale ha pregato: «O Signore, tu che hai detto ai tuoi apostoli: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”, rinnova ora il tuo comando ed effondi il tuo Spirito su questi fratelli. Fa’ che siano annunciatori coraggiosi del Vangelo, portatori del tuo amore nel mondo e testimoni credibili della Resurrezione del tuo Figlio. Il Tau, segno del tuo amore per noi, che tanto fu amato dal padre San Francesco, li accompagni lungo le strade dei nostri paesi, perché possano diventare speranza di un mondo nuovo».

Poi le centinaia di persone raccolte nella Chiesa di San Francesco si sono trasferite al teatro Signorelli per il momento culturale previsto dal programma: una intensa tavola rotonda moderata da padre Samuele Duranti, frate cappuccino, noto scrittore di spiritualità francescana, i cui libri sono largamente diffusi dall’Editrice Porziuncola di Assisi. Gli interventi sono stati affidati a padre Massimo Vedova: «Il francescanesimo al momento dell’entrata di San Francesco in Cortona»; al professor Edoardo Mirri: «Figure della comunità cortonese nel XIII secolo»; ad Andrea Vignini, sindaco di Cortona: «Il servizio ai poveri dei francescani». La corale Santa Cecilia ha introdotto e chiuso l’incontro con canti dal Laudario Cortonese.

Tutti sono rimasti coinvolti dall’intensità e dalla passione dei relatori: il  padre Massimo Vedova, frate del Terz’Ordine Regolare, professore di Francescanesimo all’Antonianum di Roma e all’Istituto Teologico di Assisi; il professore Edoardo Mirri, la cui esposizione accattivante e innovativa ha sorpreso ancora una volta gli ascoltatori, anche quando ha ricordato la «sciagurata» soppressione degli Ordini religiosi nel 1866, causa della dispersione di un vero e proprio patrimonio culturale custodito nei conventi: una pagina davvero triste e dolorosa per la nascente Italia; il sindaco Andrea Vignini, in amichevoli vesti francescane, che ha impressionato l’uditorio con la sua competenza in materia di povertà francescana e ha dato una bella pennellata sull’opera di carità e di pace di Santa Margherita tra gli abitanti di Cortona, facendone gustare il messaggio per noi oggi. Infine, sotto il loggiato del teatro, un nutrito numero di allievi del secondo anno dell’Istituto alberghiero del «Vegni», ha piacevolmente sorpreso con un abbondante e delizioso rinfresco preparato da loro stessi sotto la direzione del professare Riccardo Rigutto .

I frati e le suore delle comunità francescane di Cortona ringraziano per la disponibilità le autorità convenute: l’amministrazione comunale, il questore di Arezzo, L’Arma dei Carabinieri per il servizio d’ordine, il presidente della Banca Popolare di Cortona, l’Accademia etrusca, la direzione del Teatro Signorelli, l’associazione culturale Cortona Cristiana, il Fotoclub Etruria, l’Istituto «Luca Signorelli» che ha dato la possibilità di incontrare i suoi alunni. Grazie a tutti i movimenti ecclesiali e specialmente ai tantissimi volontari che si sono fatti carico di ogni necessità e lo faranno ancora per i prossimi appuntamenti del centenario. Grazie al nostro arcivescovo Riccardo Fontana, che ci ha seguito fin dalla fase di progettazione del centenario con vivo interesse e preziosi suggerimenti: sarà lui a chiudere il centenario la sera del 3 ottobre.

padre Daniele Bertaccini