Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I cattolici, le istituzioni e l’accoglienza.

Il convegno organizzato dal centro culturale «La nuova stagione», sul tema «Immigrati: accoglienza solidale e integrazione» l’ho vissuto come una frustata di emozioni. La Chiesa ancora una volta divide il mantello come S.Martino, raccoglie il Samaritano sulle strade dell’Italia, che transita leggera accanto a fratelli, provenienti da terre e storie diverse. Ma la Chiesa sono anche io, mi hanno ricordato. Sono Chiesa e sono società. Sono anch’io la politica e quindi la società organizzata che passa, senza fermarsi, come il levita. Chiesa come Madre che accoglie e sollecita alla maternità diffusa. E questo mi ha interrogato ancora. Perché il cattolico prima di tutto è al servizio della verità, della giustizia, della misericordia. Non ci possono essere compromessi sulla «umanità»: «Il vostro dire sia: si, si; no, no». È difficile oggi assumersi questa categoria. Sono marcato a vista dalla società e dalla politica. I mercanti sono nel tempio e anch’io ne partecipo. San Pancrazio – il protettore della mia Chiesa locale – rifiutò di osannare l’imperatore e donò la vita. Non mi hanno chiesto questo. Mi hanno chiesto di accogliere e donare; donare beni materiali ma anche amicizia, solidarietà, tempo delle mie giornate straordinariamente giocate su ritmi della società del benessere. Non in Egitto, nelle terre dell’esodo, ma qui, tra i miei monti, tra i volti sorridenti di quei piccoli che mi salutano per strada, davanti alla scuola; tra quelle madri solenni o tristi nei loro fascinosi abbigliamenti, e tra quegli uomini che mandano avanti le nostre piccole industrie, anche la domenica e la notte.Un richiamo che ha bussato alla mia più riposta umanità. Fatti apostolo nella tua chiesa, nella tua terra. Fustiga le istituzioni, spesso assenti o impotenti o timide. Irrora la parrocchia, perché i «migrantes» siano famiglia con la tua famiglia, cuore con il tuo cuore, cultura con la tua cultura. Fai vivere così la Chiesa di periferia, dove gli uomini che vengono da lontano non sono migliaia ma pur sempre il 10% della popolazione del tuo comune, il 25% della popolazione scolastica e spesso non si fermano alla mensa e sono in fila per una «casa» di serie «b».Giancarlo Renzi