Arezzo - Cortona - Sansepolcro

A Camucia la festa del Santo Nome di Maria.

In preparazione alla festa del Santo Nome di Maria, che si celebrerà il 12 settembre, sono stati inseriti nel programma tre eventi che si svolgeranno nella chiesa di Cristo Re a Camucia. Sabato 4 settembre, alle 21.15, è previsto un incontro con Alessandro Meluzzi sul tema «Ho visto e ho creduto». Si tratta della presentazione dell’ultimo suo libro che porta lo stesso titolo. Alessandro Meluzzi, medico psichiatra e giornalista televisivo, è una testimonianza del «soffio dello Spirito Santo» che spira dove vuole e dimostra che «Dio riesce a scrivere dritto anche sulle righe storte». La vita e l’opera di Meluzzi si possono circoscrivere tra l’infanzia trascorsa a contatto con i francescani e i rosminiani, l’adesione al partito comunista, la carriera di psichiatra, le vicende che lo hanno portato due volte in parlamento, l’esperienza massonica fino al pieno ritorno nella Chiesa. È autore di varie pubblicazioni, tra le quali, oltre al volume che verrà presentato, ricordiamo «L’infinito mi ha cercato». Il secondo appuntamento è fissato per lunedì 6 settembre alle 21.15 quando si svolgerà la videopresentazione dal titolo «Una giovane del nostro tempo, Chiara Luce Badano». Nata a Sassello di Savona il 29 ottobre 1971 e morta il 7 ottobre 1990, a sedici anni scopre di essere malata di osteosarcoma; non riesce più a camminare, ma non perde mai il suo abituale sorriso. I tre anni della malattia sono una testimonianza di fede solida, eccezionale. Benedetto XVI la proclamerà beata il prossimo 25 settembre nel Santuario del Divino Amore a Roma. La serata sarà curata dal Movimento dei Focolari. Infine venerdì 10 settembre alle 21.15 si terrà l’incontro con Emanuela Marinelli sul tema «La verità sulla Sindone». Nella scorsa primavera ha avuto luogo a Torino una nuova ostensione della Sindone. Ripercorreremo la vicenda del sacro telo dal secondo secolo, quando, secondo la tradizione, giunse a Edessa per essere affidato al re Abgar, fino alla discussa datazione al radiocarbonio del 1988, che avrebbe fatto della Sindone non più una reliquia, ma una semplice icona medievale. È fuori dubbio che gli studi e le ipotesi scientifiche, che specialmente negli ultimi decenni sono state formulate sulla Sindone costituiscono uno degli argomenti più impegnativi e affascinanti del nostro tempo; come è fuori dubbio che un’esperta di fama internazionale, quale la sindonologa Marinelli, saprà dare le risposte che tutti attendiamo.