Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Vivere il mistero nella comunità e nella famiglia».

«Percepire il legame che c’è tra Battesimo, Riconciliazione e Eucaristia è importantissimo». Inizia così la riflessione dei rappresentanti dei Consigli pastorali parrocchiali del vicariato di Monte San Savino, che segue l’invito del Consiglio pastorale diocesano ad approfondire il tema dell’Eucaristia.Nella prima parte del documento dal titolo «Eucaristia, mistero da credere», si spiega che se la nostra realtà di cristiani è fondata sul Battesimo, essa è «alimentata dall’Eucaristia». Nella comunità il ruolo centrale spetta alla famiglia. «È il rapporto di amore nella famiglia ad essere oggetto di particolare rilevanza si da essere considerato come portatore del segno dell’amore di Cristo con la Chiesa». La famiglia, in questo senso, viene definita come «ambito primario della vita della Chiesa». Ma l’Eucaristia viene anche definita, nella seconda parte del documento, «mistero da celebrare». «Lo stretto rapporto – si legge – tra la S.Messa e l’adorazione del Santissimo Sacramento dà rilievo al fatto che il pane eucaristico ha bisogno anche di adorazione verso colui che riceviamo». Anche in questo caso non è il singolo a emergere, ma la comunità.«I sacramenti suppongono la fede e le parole e gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e maturano la loro efficacia per il fatto stesso che l’azione sacramentale viene compiuta indipendentemente dal ministro e da chi li riceve». Ecco allora che l’Eucaristia si fa soprattutto «mistero da vivere» nella «comunione con i fratelli e le sorelle». In questo senso va valorizzata anche l’esperienza concreta «di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità che hanno il compito di offrire il loro contributo per far scaturire nei fedeli la nuova percezione del vivere cristianamente».