I l vescovo ha stabilito con decreto le modifiche dei confini dei vicariati di Arezzo e San Polo-Quarata «viste le mutate condizioni culturali e geografiche che non consentono più una efficace collaborazione pastorale tra alcuni vicariati della nostra diocesi» e «dopo aver consultato il Collegio dei Consultori, il Consiglio Presbiterale e i parroci delle parrocchie interessate».Il vicariato di Arezzo è così modificato: Santi Donato e Pietro in Cattedrale; San Donnino a Maiano a Palazzo del Pero; Santa Maria della Pieve; Sante Flora e Lucilla in Badia; Sant’Agnese in Pescaiola; San Bernardo; San Domenico; Santa Croce; San Giuseppe Artigiano; San Donato in Maccagnolo; Sacro Cuore e Santa Teresa Margherita Redi; Sant’Agostino; San Gemignano; San Marco alla Sella; Santa Maria in Gradi; San Francesco Stigmatizzato in Saione; Santa Maria delle Grazie; Santissima Annunziata; Sant’Egidio all’Orciolaia; Santi Pietro e Paolo; San Firenze; Sante Flora e Lucilla a Staggiano; Santa Firmina; San Leone in San Leo di Arezzo; Sant’Eugenia a Bagnoro; San Lorenzo a Pomaio; San Tommaso a Bossi; Santi Lorentino e Pergentino a Ranco; Santa Maria alla Rassinata; Santi Fabiano e Sebastiano in San Fabiano.Il vicariato di San Polo-Quarata è così modificato: San Paolo in San Polo; Sant’Andrea in Quarata; San Michele Arcangelo ad Antria; Santi Pietro e Paolo in Campoluci; San Michele Arcangelo in Castelluccio; Santa Maria Assunta in Cincelli; San Michele Arcangelo in Patrignone; San Giovanni Battista in Pieve San Giovanni; San Giustino in Venere; Santi Pietro e Ilario in Castiglion Fibocchi; Santa Maria a Puglia; San Romano a Ceciliano; San Michele Arcangelo a Tregozzano; Santa Maria in Giovi; Santa Maria Assunta alla Chiassa Superiore; San Giovanni Battista e San Bartolomeo a Ca’ di Cio.
