Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il tributo della città al vescovo Babini.

Domenica 22 febbraio il vescovo emerito di Grosseto, monsignor Giacomo Babini, per tutti più semplicemente «don Giacomo», ha compiuto 80 anni. C’era tanta gente nel duomo di Sansepolcro per la celebrazione presieduta dallo stesso monsignor Babini; c’era, soprattutto, un coro speciale perché composto da molti dei giovani, ormai adulti, che con lui si sono formati e che hanno cantato, per il loro padre e amico, le canzoni dei loro recital. Quale fosse il loro rapporto, lo ha detto in maniera commovente quel «figlio spirituale» che ha scritto per Toscana Oggi l’articolo pubblicato nel numero del 22 febbraio. Alla S.Messa è seguito un momento di festa preparata dalla comunità della parrocchia di San Giovanni Evangelista, dove «don Giacomo» ha svolto il suo ministero di parroco fino al giorno della sua ordinazione a vescovo, di Pitigliano-Sovana-Orbetello prima, di Grosseto poi, nel 1987. Una attività pastorale il cui ricordo è ancora vivo per le numerose proposte e attività affrontate in quegli anni fecondi. Dall’attenzione ai bisogni della società è nato il gruppo dei donatori di sangue, adesso Avis, assai attivo. Ma monsignor Babini è stato per tanti anni cappellano della Buitoni e questo meriterebbe un più ampio spazio. Ora, a 80 anni, è ancora un punto di riferimento, pur nella vita appartata che conduce, aperta con serenità agli amici e alla meditazione. Cosa dire di questo tosco-romagnolo? È come un cipresso, assorto, diritto verso il cielo, un segno. E ci uniamo agli auguri pronunciati alla fine della celebrazione liturgica da don Gianni Zanchi – anche lui suo figlio spirituale – che ha rilevato l’importanza della sua presenza e come non sia ancora il tempo di fare i bilanci.Giuliana Maggini