Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Vedo mia figlia, nata quando è arrivato Bassetti, e penso al sereno entusiasmo del nostro Pastore».

Dieci anni: sono pochi o sono molti? Sara, la prima dei miei due bambini, aveva pochi mesi quando monsignor Gualtiero Bassetti fece il suo ingresso nella nostra diocesi. Se guardo lei, questi dieci anni mi sembrano volati via velocemente, ma sono stati ricchi di fatti significativi che hanno tracciato la sua crescita che, insieme a mio marito, ho avuto la gioia di accompagnare.Anche i dieci anni di vita della nostra comunità diocesana sono «volati» sotto la guida del nostro Pastore, fra eventi importanti, come il Giubileo, e tanti momenti di vita ordinaria che il vescovo ha, fin da subito, caratterizzato con il suo stile. L’approccio genuino e cordiale comunica la sua profonda carica umana che ha espresso negli incontri brevi, come pure nei progetti che ha portato avanti con fiducia e determinazione. In tutti questi casi, abbiamo conosciuto un Pastore sereno e ottimista, mai ingenuo, che è riuscito a conquistarsi la simpatia dei bambini, degli adulti e dei ben più esigenti giovani che ha accompagnato con entusiasmo e zelo.Il mio semplice impegno diocesano al servizio della catechesi mi ha permesso, inoltre, di ammirare la sua tensione nella comunione ecclesiale che sola rende credibile la testimonianza cristiana nel mondo. È in questa comunione con il vescovo e fra di noi che desideriamo maturare. Come laici, poi, afferrati dalla forza penetrante del Vangelo di Cristo, solo se radicati in questa comunione gioiosa, saremo capaci di uscire dal tempio per stare nel mondo e «rendere presente e operosa la Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non può diventare sale della terra se non per mezzo nostro» (Lumen Gentium 33). Per tutto questo ringrazio il Signore del dono che, nel vescovo monsignor Gualtiero Bassetti, ha fatto alla nostra Chiesa locale. di Silvia Mancini