Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Comastri abbraccia la Cittadella della pace.

«Ho ascoltato con commozione e trasporto i vostri racconti sul viaggio in Russia che diede avvio 20 anni fa alla Cittadella della Pace. Adesso vi dico: fate maturare e crescere quest’esperienza continuamente, avete sulla spalle una grande responsabilità verso le generazioni che verranno dopo di noi». Così si è espresso il cardinal Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale di Benedetto XVI per la Città del Vaticano, in visita al borgo di «Rondine-Cittadella della Pace» dove ha incontrato gli studenti e gli amici intervenuti per ricordare il primo viaggio della comunità del Sacro Cuore, in collaborazione con le comunità di Saione e di Rondine, in Russia e Lituania su invito di Raissa Gorbaciova, moglie dell’allora presidente Michail Gorbaciov. In quell’occasione fu portato in scena a Mosca, a Leningrado (oggi San Pietroburgo) e Kaunas, in Lituania, lo spettacolo «Francesco d’Assisi, uomo di pace». A distanza di venti anni, i settanta giovani attori, scenografi, tecnici si sono ritrovati a Rondine per ricordare quel viaggio e ascoltare la meditazione del cardinal Comastri su San Francesco e sul significato della Verna come luogo di pace. «Il coraggio è di chi cerca la pace; guerra e violenza appartengono ai vigliacchi – ha detto il cardinale -. San Francesco ha accettato di farsi carico di un impegno di pace in prima persona, non ha delegato, non si è risparmiato, ha testimoniato con la vita un’autentica ricerca verso la riconciliazione. È così che dobbiamo fare tutti noi».