Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Le Figlie del Sacro Cuore piangono suor Anna.

La mattina del 14 gennaio suor Anna Dongetti, al secolo Iolanda, è ritornata al Padre dalla nuova casa di spiritualità delle figlie del Sacro Cuore di Gesù in Terontola. Il ritorno a Dio era stato da lei intensamente desiderato specialmente nell’ultimo periodo della sua più che centenaria esistenza. Nata a Pola l’8 maggio 1907, pur provata dalla sofferenza a causa della morte prematura della mamma e del temporaneo esilio in Austria durante la Prima guerra mondiale, seppe conservare una notevole serenità interiore. Fu attiva nell’Azione cattolica sotto la guida dell’allora parroco di Pola, don Antonio Santin, divenuto poi vescovo di Fiume ed in seguito arcivescovo di Trieste. Ebbe come collaboratori Egidio Bollesi e Marcello Labor (un ebreo convertito che, dopo la morte della moglie, divenne sacerdote), due splendide persone morte entrambe in odore di santità ed attualmente sulla via della beatificazione.Dopo l’ingresso nella vita religiosa della sorella gemella Iole, pur continuando il suo lavoro come insegnante nella scuola elementare e il suo impegno nell’apostolato, si dedicò all’assistenza dell’anziano padre. Entrata nella congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, dopo il noviziato, continuò nell’attività di insegnamento in provincia di Trieste e più tardi nelle nostre zone, a Montanare e a Pergo, svolgendo contemporaneamente altri impegni nella congregazione come maestra delle novizie e poi come superiora in varie comunità, tra cui quella di Terontola. Educata nell’Azione cattolica, si dedicò all’impegno nell’apostolato e fu valida collaboratrice parrocchiale. Chi non ricorda le brillanti recite dei bambini da lei preparate nel corso di ogni anno scolastico? Edificante la sua testimonianza nel corso della malattia durata oltre un decennio. Chiedeva spesso con il suo fine umorismo: «Quando verrà Gesù? Mi ha messo proprio ultima nella fila?».Accogliamo il messaggio e la testimonianza di questa sorella che ha donato completamente la sua vita al Signore nel gioioso quotidiano servizio e nella serena accoglienza della croce .Le Consorelle della Congregazione