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Il saluto commosso al parroco di Le Ville, don Bruno Giannetti.

È deceduto domenica 30 novembre don Bruno Giannetti, longevo parroco di San Michele Arcangelo a Le Ville nel comune di Terranuova Bracciolini, che era ospite presso la casa di riposo di Santa Maria Maddalena. Aveva da poco festeggiato il suo 93° compleanno visto che era nato il 21 novembre 1915 a Terranuova Bracciolini. Le esequie sono state celebrate martedì 2 dicembre nella chiesa di Le Ville.Figura assai nota in Valdarno, ha dedicato la sua missione pastorale alla piccola comunità di Le Ville. Terranuovese d’origine, è stato sacerdote nella sua terra. Entrato in seminario nel 1929, era stato ordinato sacerdote l’11 luglio 1943 dal vescovo Emanuele Mignone. Terminata la Seconda guerra mondiale, era stato inviato nella parrocchia di Le Ville dove fece il suo ingresso il 29 settembre 1945. Ad accoglierlo una popolazione quasi tutta contadina, in gran parte proprietaria della casa colonica e del podere in cui abitavano. Fino al 17 gennaio di quest’anno ha abitato in questa piccola frazione e per tutti è rimasto «don Bruno delle Ville». Ne ha abbracciato le difficoltà e le speranze, ha assistito alla trasformazione territoriale e sociale del paese che, da piccolo centro agricolo, si è espanso negli ultimi anni diventando un «polo» residenziale. Ricostruì la chiesa e la canonica distrutta dalle bombe, vi portò l’energia elettrica e l’acqua. Ha accolto la Madonna del Conforto pellegrina nel 1949, nel 1954 e nel 1995. Nel 1983 realizzò in parrocchia una rievocazione storica della Passione e morte di Gesù. Nel 1995 il paese celebrò il 50° anno di permanenza a Le Ville con una grande festa e con una pubblicazione di memorie personali.Nel 1985 era stato incaricato della cura pastorale nella parrocchia di Penna e Faeto e spesso prestava servizio pastorale anche nella parrocchia di Santa Teresa d’Avila a San Giovanni Valdarno. Amatissimo dai suoi parrocchiani e dalla gente di tutto il vicariato per la sua ironia, per la sua battuta acuta e pronta, per i tanti aneddoti e i piccoli avvenimenti che amava raccontare, come quello che lo coinvolse nel settembre 1957 quando, per un «un incidente di percorso dalle Ville alla Badiola, cadevo dal ciclomotore e la caduta fu alquanto grave e preoccupante da dovere rimanere in ospedale per oltre un mese. Ma quando tornai il dolore della parrocchia si tramutò in gioia e soddisfazione».A.G.