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Da Bucine ad Assisi per prepararsi alla visita pastorale.

Le parrocchie del vicariato di Bucine si preparano alla visita pastorale di monsignor Gualtiero Bassetti: preghiera, penitenza, catechesi e pellegrinaggio le tappe che stanno caratterizzando questi giorni di grande attesa. Sabato 11 ottobre due autobus sono partiti dalla Valdambra raccogliendo i fedeli delle diverse località per un pellegrinaggio ad Assisi, accompagnati dai rispettivi parroci e guidati da don Pierluigi Cetoloni. Un viaggio all’insegna della preghiera e della contemplazione dell’esempio francescano. D’obbligo la visita alla Porziuncola, dove fede e tradizione s’intrecciano in modo affascinante: è proprio in questo luogo, infatti, che iniziò il cammino del poverello di Assisi, accompagnato dai suoi fratelli, in una vita all’insegna del Vangelo ed è proprio qui che Francesco volle essere portato per morire il 4 ottobre del 1226. È sempre in questo luogo sacro che la domenica delle palme del 1211, la giovane Chiara, figlia di un notabile, si presentò a Francesco vestita semplicemente di una «ruvida tunica» per farsi tagliare i lunghi capelli e diventare figlia spirituale del santo. Proprio di fronte alla Porziunocola, oggi «incastonata» dentro la basilica di santa Maria degli Angeli, i pellegrini hanno celebrato la S.Messa. Altra tappa quella presso la chiesa di Rivotorto dove è stata notata, quasi per caso, una targa sotto un quadro nella quale si dichiara come l’opera fosse un dono della «Congregazione francescana di Ambra», una vera e propria sorpresa, la cui storia sarebbe interessante approfondire. In questo senso invitiamo a segnalare notizie in merito alla redazione. Terzo momento del pellegrinaggio quello vissuto nella chiesa dedicata a Chiara, dove riposano le spoglie della santa. Infine, il momento più emozionante: l’ingresso nella basilica di san Francesco, preceduta da uno sguardo al meraviglioso panorama offerto da colle paradiso. Quello spettacolo ha fatto tornare in mente ai pellegrini le immagini di distruzione provenienti proprio da quelle terre durante il terremoto del 1997. Momenti difficili che gli umbri hanno saputo superare anche pregando e invocando il loro santo prediletto: Francesco d’Assisi.Gaby Oppi Ferretti