Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Torna la preghiera sullo stile di Taizè: nove appuntamenti itineranti ad Arezzo.

E’ stato messo a punto il calendario delle preghiere stile di Taizè che, come ormai da tradizione, coinvolgeranno il territorio aretino, ogni seconda domenica del mese. Tutti gli incontri avranno inizio alle 21.15. Si inizierà domenica 12 ottobre nella chiesa di Sant’Agostino. A seguire poi il 9 novembre nella chiesa della parrocchia di Saione, il 14 dicembre nella parrocchia di Santa Maria in Gradi. Ad essere coinvolta, l’11 gennaio, sarà anche la chiesa ortodossa di San Bartolomeo. L’8 febbraio, invece, appuntamento presso la parrocchia di Sant’Egidio all’Orciolaia e l’8 marzo nella parrocchia di San Marco alla Sella. L’appuntamento nella comunità di San Leo si svolgerà ad eccezione delle altre occasioni la terza domenica del mese, il 19 aprile. Il 10 maggio la preghiera Taizè è in programma nella chiesa del convento dei Cappuccini. Infine, appuntamento conclusivo il 14 giugno nel carcere di San Benedetto. Per partecipare a questo ultimo incontro di preghiera sarà necessario inviare una email, con i propri dati, almeno quaranta giorni prima della preghiera. Per chi lo richiede, è previsto un servizio di baby sitting gratuito durante la preghiera. Pur non esistendo un movimento legato alla comunità monastica di Taizé, numerose sono in varie città italiane e nel mondo le persone che avvertono il bisogno di pregare insieme in modo semplice utilizzando i canti di Taizé. Così anche ad Arezzo una preghiera nello «stile» di Taizé è presente regolarmente dai primi anni Novanta. Aperta a tutti, si tiene ogni seconda domenica del mese, in modo itinerante, in alcune chiese cittadine, promossa anche da alcuni organismi diocesani (il Centro di pastorale giovanile, la Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e l’Ufficio per la pastorale scolastica). La preghiera di Arezzo è nata con l’intento di offrire alla città – che come tante città conosce una vita molto impegnata e frenetica dove la gente fa fatica a fermarsi e a ritagliare spazi di vita interiore – un momento di preghiera meditativa. Queste preghiere animate con i canti di Taizé sono state definite «veglie di riconciliazione». Infatti, ci ricordano che Dio ha fatto il primo passo verso di noi: e, comprendendo ciò, saremo capaci di trasformare le nostre relazioni con gli altri. Inoltre tali preghiere ci riportano anche all’urgenza della riconciliazione tra i cristiani. Come trasmettere la pace di Cristo restando separati? Lo svolgimento della preghiera, in genere introdotta da una breve riflessione, prevede il canto di un Salmo intercalato da un «Alleluia», una lettura biblica, una preghiera d’intercessione, il Padre Nostro. In questa preghiera è fondamentale la presenza di un momento di silenzio e del canto. I famosi canti di Taizé, brevi e ripetuti più volte, usano solo poche parole che esprimono una realtà fondamentale della fede, compresa velocemente dalla mente. La lunga ripetizione del canto si rifà ad un antichissimo modo di pregare: per esempio al Rosario o all’invocazione del Nome di Gesù nella Chiesa d’Oriente.