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Il santuario della Madonna delle Grazie a Montemarciano celebra i suoi 600 anni.

Il santuario della Madonna delle Grazie a Montemarciano, lungo la via Setteponti nei pressi di Loro Ciuffenna, celebra solennemente il 600° anniversario della sua costruzione. Domenica 5 ottobre, alle 11, sarà celebrata una Messa solenne, presieduta da monsignor Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto. Le celebrazioni per ricordare l’edificazione dell’Oratorio mariano inizieranno questo venerdì 3 ottobre alle ore 21 con una riflessione mariana tenuta da un predicatore. Sabato 4 invece, sempre alle 21, il santuario ospiterà un concerto vocale, con il coro di Santa Cecilia di Loro Ciuffenna, diretto dal maestro Michele Manganelli. Domenica, giorno della festa per tutta la comunità di Montemarciano, dopo la S.Messa, si terrà nel piccolo borgo dell’altipiano valdarnese un pranzo parrocchiale aperto a tutti.È trascorso oltre un anno, da quando l’8 luglio del 2007 furono completati i grandi lavori di restauro del santuario, per la maggior parte riguardanti la parte esterna dell’edificio. «Quei lavori – come riferisce don David Papaianni, il giovane parroco che ha messo tutta la sua passione e competenza in questa opera di recupero – hanno permesso di riaprire al culto un importante luogo sacro del territorio». «Adesso – dice ancora don David – rimane da sistemare la parte interna, che ci auguriamo possa essere completata in tempi ragionevoli per poter ammirare il Santuario in tutto il suo splendore».Le celebrazioni a Montemarciano ricordano che sei secoli fa, in questo luogo, esisteva un «spedale» chiamato di San Michele a Montemarciano nato nel XII-XIII secolo. E a pochi passi dallo spedale venne costruita una grande edicola mariana, dove era raffigurata l’immagine di Maria da tempo oggetto di vasto culto popolare e, secondo i fedeli, fonte di grazie e miracoli. Pochi anni dopo, nel 1522 la Compagnia di San Michele Arcangelo, affidandosi interamente ad elemosine, decise di costruire intorno alla vecchia edicola una chiesetta che pochi anni dopo sarebbe diventato l’attuale Oratorio. La prima edicola nacque intorno ad un affresco quattrocentesco, dove è raffigurata la Madonna con il Bambino Gesù e a fianco Giovanni Battista e San Michele. Ritenuto all’inizio un lavoro di scuola giottesca, nel 1906 fu attribuito a Masaccio dal ricercatore e cultore di memorie locali Magherini Graziani. Un’attribuzione accettata per anni da altri eminenti critici d’arte fino a che ulteriori studi hanno riveduto l’illustre paternità, anche se quell’ignoto autore ha certamente subito l’influsso del pittore nato a San Giovanni Valdarno.A.G.