Rondine cittadella della pace ospita da giovedì 2 a martedì 7 ottobre la «Settimana della non-violenza» incentrata sul messaggio e sulla figura di Gandhi, promotore della non-violenza e padre dell’indipendenza indiana.La manifestazione prende il via con un evento di rilievo. Arun Gandhi, quinto nipote del «Mahatma Gandhi», terrà una conferenza intitolata «Quello che ho imparato da mio nonno». L’occasione è la giornata mondiale della non-violenza dichiarata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel giorno della ricorrenza della nascita del Mahatma, il 2 ottobre 1869.Nel suo intervento che inizierà alle 18, Arun Gandhi si concentrerà in particolare su indicazioni e suggerimenti per le giovani generazioni, offrendo una panoramica sul movimento non-violento contemporaneo. Giornalista e scrittore, è nato nel 1934 a Durban in Sudafrica. Cresciuto nel periodo dell’apartheid, ha imparato dal nonno a «capire la non-violenza imparando a conoscere la violenza» e a «trasformare il proprio nemico» attraverso l’amore e la sofferenza. Trasferitosi in India con la moglie Sunanda, ha dato vita a progetti umanitari a carattere sociale ed economico per i più deboli. Autore di vari libri, l’ultimo sulla storia ancora poco conosciuta di Kastur, moglie di Gandhi, Arun tiene da anni conferenze in tutto il mondo.L’evento, organizzato con il patrocinio del Centro servizi volontariato toscana (Cesvot), prevede anche interventi di Camillo Brezzi, preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, e Adelmo Agnolucci, presidente del Cesvot di Arezzo. La giornata avrà inizio alle 17 con la cerimonia di ammissione ufficiale dei nuovi giovani allo studentato internazionale per proseguire poi con un concerto di musica da camera organizzato dal liceo musicale di Arezzo e per concludersi con la conferenza di Arun.Ma le iniziative in nome della non-violenza non si fermano qui. Martedì 7 ottobre, a partire dalle 18, la direttrice dell’«M.K. Gandhi institute for nonviolence» di Rochester, Allison Stokes, parlerà di «Shaolm, salaam, peace: fare pace nelle tre religioni di Abramo.Continua così un periodo molto intenso per Rondine che lo scorso mercoledì ha visto i suoi studenti partecipar all’udienza da Papa Benedetto XVI accompagnati dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Gualtiero Bassetti e dal vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Rodolfo Cetoloni. Nel corso dell’incontro, è stata posta particolare attenzione ai giovani che giungono dal Caucaso, l’area al centro di un nuovo conflitto latente che hanno donato al Pontefice una rondine d’argento e due cravatte con il simbolo dell’associazione.
