Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il «berettino» del Melello: tra tradizione e modernità.

Grande festa, domenica 28 settembre, nella parrocchia di santa Maria a Sansepolcro, per la tradizionale festa della Madonna del berettino. Un appuntamento che potrebbe affondare le proprie radici in tempi assai antichi. La benedizione dei bambini con il tradizionale «berettino», un tempo custodito nella vecchia chiesa del Melello, dovrebbe trovare la propria origine tra il ‘400 e il ‘500. Proprio nell’area del quartiere a nord della città di Sansepolcro si trovava, infatti, una fonte considerata magica con la quale venivano bagnati i bambini in modo scaramantico. Contro questa pratica pagana si scagliò fra Giacomo della Marca, frate minore del movimento dell’Osservanza, nel 1445 con una pubblica predicazione nella quale chiedeva tra le altre cose che il comune biturgense adottasse un’ordinanza per porre termine all’usanza di bagnare i bambini «ad dyabolicum fonte Melellim». In seguito anche il sinodo della diocesi di Sansepolcro sia nel 1524 che nel 1583, rispettivamente con i vescovi Leonardo Tornabuoni e Niccolò Tornabuoni, emanò di nuovo questo divieto. La tradizione della benedizione del berettino potrebbe essere la risposta cristiana a quella usanza pagana che gli abitanti della zona del Melello si ostinavano a non abbandonare. Anche quest’anno don Stanislaw Woltanski, parroco di santa Maria, durante la festa che si svolge ogni ultima domenica di settembre, alle ore 15 benedirà i bambini per mezzo del «berettino», una sorta di copricapo che ricorda l’amore e la protezione della madre Maria per il piccolo Gesù. Tanti gli appuntamenti che animeranno la parrocchia per l’intera giornata. Si inizia alle ore 11 con la S.Messa solenne presieduta da monsignor Giovacchino Dallara, vicario generale diocesano. Alle ore 16.30 concerto del coro polifonico «Collegium tifernum». Infine, dalle 16 alle 21, spazio di fronte alla chiesa di Santa Maria alla classica «Sagra della ciaccia fritta», con giochi e divertimento. «Si tratta di un momento particolarmente atteso dai nostri parrocchiani – spiega don Woltanski – una festa che ormai va ben al di là dei nostri confini parrocchiali». È una comunità particolarmente viva quella che ogni anno celebra la festa della Madonna del berettino. Solo per citare alcuni numeri il gruppo giovani è composto da circa cinquanta ragazzi che ogni martedì alle 21 si incontrano nei locali parrocchiali. Una settantina, invece, i fedeli che compongono il gruppo di preghiera che ogni mercoledì sera si ritrova per l’adorazione di fronte al Santissimo. «È il cuore pulsante della nostra parrocchia – confida don Stanislaw – a loro ho affidato la preghiera per tutte le nostre attività». Ci sono anche i tanti catechisti che una volta al mese si ritrovano per gli incontri di formazione. L’asilo nido e la scuola materna poi sono il vero e proprio «fiore all’occhiello» della parrocchia biturgense. di Lorenzo Canali