Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Basta polemiche sulla Misericordia».

La Misericordia di Castiglion Fiorentino è adeguatamente strutturata, dotata di mezzi e strumenti all’altezza dei compiti che le vengono assegnati e siamo i primi a comprendere, insieme a tutto il personale, le reazioni dei familiari di un infortunato o di un colpito da malore quando esprimono dolore, ansia, aspettativa di un intervento sempre risolutore». Con queste parole il governatore della Misericordia di Castiglion Fiorentino, Renato Nocentini, risponde alle perplessità e ai rilievi in merito ai servizi di emergenza-urgenza medica (118), segnalati in questi ultimi giorni dai mezzi d’informazione. In particolare le segnalazioni riguardavano interventi eseguiti dalle autoambulanze e dagli equipaggi della Misericordia di Castiglion Fiorentino senza la presenza del medico a bordo. «La presenza o meno di un medico a bordo delle ambulanze operanti nel servizio di 118 non è decisa dalla Misericordia, ma dalla centrale operativa 118 di Arezzo, in relazione alla gravità del quadro clinico dell’infortunato e al conseguente codice attribuito all’intervento», chiarisce subito Nocentini. «Anche la sede di partenza dell’ambulanza è decisa dalla centrale operativa sempre in relazione alle esigenze di tempestività dell’intervento ed a una strategia generale di impiego dei mezzi. Pertanto la strategia generale degli interventi non può e non deve essere di competenza delle singole associazioni di volontariato e non dipende dalle dotazioni strumentali delle associazioni stesse. La Misericordia castiglionese – continua il governatore – da quasi cinque secoli opera nel territorio ed è una parte non secondaria del suo tessuto sociale. È un patrimonio che va preservato e protetto. Alcuni interventi e considerazioni sull’associazione, circolati nei giorni scorsi, danno l’impressione di mirare più a mettere in discussione l’istituzione, piuttosto che denunciare un disservizio».