Arezzo - Cortona - Sansepolcro

A scuola di Parola per crescere insieme.

Il corso di formazione per catechisti sul tema Il catechista incontra la parola di Dio, proposto dall’Ufficio catechistico diocesano, è stato accolto con interesse nella parrocchia del Rivaio a Castiglion Fiorentino. Aperto anche agli animatori dei gruppi giovanili, ha visto la partecipazione di catechiste alle prime esperienze e di altre già «in cammino da anni», ma non per questo «arrivate», perché il compito dell’educatore alla fede richiede sempre un percorso di crescita e di profonda trasformazione per essere «al passo» in questo mondo che cambia. Infatti, è necessaria sia una buona preparazione, sia uno scambio di esperienze che è davvero molto importante. Con questo laboratorio sulla Parola sono state offerte entrambe le possibilità. La preferenza è stata rivolta più alla parte, non facile da trovare sui testi, ma essenziale per rapportare alla vita il messaggio evangelico. E’ stata molto significativa la rivisitazione dell’episodio evangelico della guarigione del paralitico, attualizzato poi con la costruzione della lettiga, «mezzo di trasporto» efficace per chi ci sta a cuore.Di particolare interesse anche la presentazione dei modi e dei linguaggi con cui rivolgersi alle varie fasce di età di bambini e ragazzi del catechismo e i riferimenti ai vari sussidi, per non correre il rischio di fare catechesi lontano dalla realtà quotidiana. E’ stata sottolineata l’importanza di preparare con cura l’ambiente e l’incontro di catechismo per dare ai ragazzi calore, per creare quel clima nel quale tutti si sentano accolti e a «proprio agio». Gli incontri sono stati soltanto quattro. Ma in tutti è maturata la convinzione che occorre dedicarci più tempo riservando uno spazio più ampio al laboratorio. I catechisti si sono resi conto come sia arricchente «il lavoro di gruppo» per progettare insieme coinvolgendo anche le famiglie, per verificare e condividere.Anche per la formazione dei catechisti battesimali è stato importante l’input che è venuto dall’Ufficio catechistico. Due coppie hanno affiancato il sacerdote nella preparazione ai battesimi e hanno dato inizio a un gruppo di famiglie «con battezzati 2007». Riflettendo con loro sull’esperienza di quest’anno e sul ruolo concreto che possono avere, hanno affermato che è possibile dare testimonianza concreta di un percorso di fede e una condivisione di un’esperienza già vissuta o che stanno vivendo. Testimonianza e condivisione, quindi, a partire dagli aspetti più pratici del Battesimo (la cerimonia, i gesti che si compiono, la festa) e dell’impegno quotidiano nella ricerca di momenti di preghiera e spiritualità insieme ai figli. Per arrivare, anche se non sempre è possibile, alla riflessione sul senso del Battesimo, inteso come affidamento a Dio dei propri figli e dell’impegno educativo che ciò comporta.Gli obiettivi da porre devono essere differenziati, in virtù del fatto che tutte le coppie non sono uguali e che ciascuno si trova in un punto diverso del percorso verso Dio. Occorre avere approcci diversi, mai giudicanti, sempre di accoglienza, che tengano conto, per quanto possibile, del vissuto di ciascuno. Per questo motivo l’approccio deve favorire l’apertura reciproca, a far esprimere i genitori e instaurare un dialogo; l’incontro non deve essere vissuto come momento di indottrinamento, ma come condivisione degli aspetti umani e religiosi che ci appartengono come genitori e credenti. Padre Lorenzo Curtie i catechisti del Rivaio