Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Ecco la «balestra» di Luca Pacioli.

Una lettera dell’alfabeto geometrico di Luca Pacioli e una balestra. Intersecate fra loro, creano «La Balestra di Luca»: questo è il titolo dell’opera in acciaio corten e acciaio inox, realizzata dall’artista Sergio Traquandi di San Giovanni Valdarno, che dà il benvenuto a chi entra a Sansepolcro dalla Senese-Aretina e arriva alla prima rotatoria della città, che è anche l’ultima costruita in ordine di tempo. La scultura è stata posizionata al centro della grande aiuola circolare e costituisce l’omaggio a un altro grande figlio di questa terra, il matematico Fra Luca Pacioli – padre della moderna ragioneria – e all’arma della cui tradizione Sansepolcro è grande erede. La scultura poggia su ghiaino bianco all’esterno e nero in mezzo, per simboleggiare i colori del corniolo di Sansepolcro. La Società dei Balestrieri ha potuto contare sulla sponsorizzazione di Coingas, oltre che sul contributo di diverse aziende del territorio per condurre a compimento l’operazione. La cerimonia che si è svolta a Santa Fiora può aver aperto una nuova strada per ciò che riguarda anche l’arredo urbano. Perché «l’amministrazione comunale – afferma il vicesindaco Simone Mercati – sta valutando l’ipotesi di conferire un tocco particolare a spazi pubblici quali giardini, rotatorie, piazze o semplici aiole con la collocazione di opere d’arte».Samuele FonI