Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Si torna a parlare del «Viva Maria».

Nel 2008 il comitato «Viva Maria» di Arezzo raddoppia, anzi triplica le sue iniziative nel senso che invece di un appuntamento ne ha in programma ben tre, tutti nel mese di maggio, non a caso il mese della madonna. Il comitato, nato l’anno scorso ed ospitato dalla parrocchia del S. Cuore in piazza Giotto, nel corso del 2007 si era fatto conoscere per la prima rievocazione storica in costume dell’insorgenza popolare, antifrancese ed antigiacobina, passata alla storia con il nome di «Viva Maria».Fu quella un’iniziativa certamente innovativa per Arezzo, che suscitò curiosità ed attenzione in città. Già all’epoca gli organizzatori avevano preso l’impegno di rendere periodica l’iniziativa ed infatti anche quest’anno, e precisamente domenica 11 maggio a partire dalle ore 16.30 in piazza S. Agostino, piazza Grande e piazza Madonna del Conforto (già piazza Viva Maria) vedranno attori e figuranti, in costume di fine ‘700, rievocare l’atmosfera che si viveva nell’aretino durante gli anni dell’occupazione francese e della successiva insurrezione.Ma prima di questa importante manifestazione, per riflettere sulle motivazioni che portarono al «Viva Maria», il comitato ha organizzato una conferenza dal taglio prettamente storico, sul tema generale delle insorgenze antigiacobine in Italia, invitando ad Arezzo probabilmente il massimo esperto italiano della materia: il prof. Massimo Viglione, autore del volume «La Vandea Italiana». Il prof. Viglione terrà la sua conferenza venerdì 2 maggio alle ore 17.30, presso l’auditorium comunale di via Montetini.Pochi giorni dopo, martedì 6 maggio, presso la cappella della Madonna del Conforto nel duomo di Arezzo si terrà poi una S. Messa in suffragio di tutti i caduti dell’insorgenza alle ore 16.30. A conclusione di un maggio pieno di impegni il 23 del mese, alle ore 21 presso l’aula magna del seminario vescovile, in piaggia del Murello tre aderenti al comitato «Viva Maria» – il dr. Santino Gallorini, il dr. Giancarlo Baldini e don Antonio Bacci parleranno delle diverse manifestazioni mariane in provincia di Arezzo, spaziando da quelle più conosciute (basti pensare alla Madonna del Conforto) a quelle ben poco note. Non a caso la conferenza si intitola «sub tutela matris»- sotto la tutela della Madre celeste, a voler sintetizzare al meglio una serie di iniziative all’insegna della storia e della fede della nostra terra aretina.Fabio Giannini