Con la regia di Federico Tizzi e la partecipazione di Sandro Lombardi, è stato rappresentato, al teatro «Signorelli» di Cortona, l’ultimo (e incompiuto) lavoro di Luigi Pirandello «I Giganti della Montagna». Il testo affonda le mani in alcuni interrogativi: che cos’è l’arte? Qual è il linguaggio che può più di ogni altro combattere l’omologazione e scardinarla? Ponendosi queste domande, Pirandello lascia aperto lo spazio a risposte che lo spettatore dovrà trovare da solo. Infatti non tutto si conclude sulla scena, e noi spettatori, abbandonato il teatro, dovremo continuare a cercare la verità. L’allestimento di Tizzi è molto più di una semplice rappresentazione del testo originale: è arte allo stato puro, metateatro, metafora nella metafora.Andrea Laurenzi