Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La chiesa dell’ex ospedale prigioniera del degrado

«Degrado all’ex ospedale: aiuto affoga l’altare». Era titolato così un articolo pubblicato undici anni fa da Toscana Oggi che denunciava lo stato d’abbandono della chiesa della Misericordia a Sansepolcro, accanto all’ex ospedale chiuso negli anni ’70. Nell’articolo, firmato da Massimo Rossi, si denunciavano i furti di cui la struttura era vittima, a partire dal bell’altare ligneo dorato opera seicentesca dei fratelli Binoni, gli stessi autori del soffitto a cassettoni della chiesa di Santa Maria delle Grazie e che un tempo ospitava il polittico della Misericordia di Piero della Francesca. I ladri, infatti, riuscivano facilmente ad entrare nell’edificio dimenticato. A questo si aggiungevano le infiltrazioni d’acqua che stavano infradiciando le pareti della chiesa. In tutti questi anni è cambiato qualcosa? Purtroppo no. La chiesa all’esterno appare sempre più fatiscente. Le pareti sono completamente scrostate dal tempo, dalle intemperie e dall’incuria. Del finestrone centrale non rimangono che poche assi in legno, i cornicioni sono pericolanti, tanto da richiedere il transennamento dell’edificio. Il tetto appare visibilmente sfondato in più parti. Qualche lucchetto assieme ad alcune travi sono sono l’unica difesa contro i vandali e i ladri che, come accadeva nel 1996, possono penetrare in quello che era un luogo di culto. A tutto ciò si aggiungono, immancabili, i volatili, le cui feci cospargono tutto il selciato accompagnate anche da alcuni rifiuti. Una situazione allarmante, in particolar modo per la mancanza d’igiene, considerando anche il fatto che a pochi passi da lì diverse famiglie hanno la propria abitazione. Per quel che riguarda, invece, il vecchio ospedale annesso alla chiesa, che nel 1996 condivideva il medesimo degrado di quest’ultima, è stato finalmente restrutturato. Al suo interno sono stati realizzati dei piccoli appartamenti che sono divenuti, già da qualche mese, abitazioni popolari. La situazione resta comunque grave, soprattutto perché ci troviamo a pochi passi dalla casa natale di Piero e dal Museo civico biturgense, in questi ultimi mesi meta di migliaia di turisti. Gli ospiti di Sansepolcro, oltre alle bellezze della città, si saranno inorriditi di fronte alla storica fatiscenza. L’archivio di Toscana Oggi ne è il testimone.Lorenzo Canali