Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il duomo è «aperto per ferie» Ecco l’altra estate dei ragazzi

Comincia l’avventura di «Aperti per Ferie». Da lunedì 2 per luglio, la durata di tutto il mese di luglio, con ritrovo alle ore 15 presso l’oratorio di San Francesco, si tiene quella che per il terzo anno consecutivo è diventata l’attività giovanile estiva più importante della parrocchia del duomo di Sansepolcro. Tutto è nato da un’intuizione di don Alberto Gallorini che, volendo dare un’opportunità a tutti i ragazzi della parrocchia e alle loro famiglie per tenere impegnati i ragazzi anche nel periodo estivo, ha messo in piedi dal luglio 2005 un’organizzazione che ha riscosso un grande successo. Lo scorso anno le adesioni sono praticamente raddoppiate. Anche quest’anno molte famiglie si stanno già interessando per iscrivere i loro figli. L’impianto organizzativo è lo stesso del 2006: martedì e giovedì è in programma una gita di tutto il giorno con visite a monasteri e santuari o passeggiate in percorsi naturalistici; invece, il lunedì, il mercoledì e il venerdì mattina sono previsti i compiti e le attività varie. Inoltre, il lunedì pomeriggio saremo ospiti delle varie parrocchie di Sansepolcro e il mercoledì pomeriggio nelle varie località di campagna nei dintorni di Sansepolcro.Il venerdì pomeriggio sono fissate le attività all’interno dell’oratorio di San Francesco o per le vie del borgo. Per informazioni su quote di iscrizione è possibile contattare la parrocchia.C’è poi un’attività che non è indicata nell’elenco, ma è quella cosa che distingue «Aperti per ferie» dalle tante iniziative organizzate, per altro benissimo, da varie scuole, piscine, gruppi e arcobaleni vari. «La parola di Dio è il nostro motore. Se fossimo solo degli organizzatori di attività, avremmo fallito miseramente la nostra missione», spiega Paolo Testi, uno dei «registi» dell’iniziativa. «”Tutto l’impegno di noi adulti è volto a trasmettere il messaggio di Cristo ai nostri ragazzi, e cerchiamo di farlo vivendo e condividendo con loro tutte le attività che vengono organizzate. Vivendo e condividendo tutto quello che ogni giorno ci troviamo a vivere e che come popolo di Dio siamo chiamati a vivere. Chi manda i ragazzi da noi sa che li faremo giocare, divertire, camminare e faticare, ma sa anche che li faremo pregare, li porteremo in chiesa, li faremo cantare e partecipare alla S. Messa. I nostri ragazzi delle superiori, gli “Angeli della Speranza”, sono il nostro asso nella manica. Il compito più delicato ed impegnativo spetta a loro. I ragazzi li guardano, sono la loro meta, il loro riferimento. A loro viene richiesto un supplemento di impegno. Storicamente nella nostra parrocchia, il mese di Luglio era dedicato a loro; tutti erano impegnati ad organizzare il campeggio per i ragazzi delle superiori, ed erano loro i protagonisti, gli attori principali. Ora invece noi li chiamiamo ad un compito più nobile ma più difficile, qualcosa che è per loro una grande opportunità. Fare l’animatore per i ragazzi più piccoli significa annullare il proprio interesse, il proprio egoismo. Significa sforzarsi di capire i bisogni degli altri e sapere cosa fare e come agire nelle varie situazioni. In poche parole fare l’animatore significa diventare grandi, crescere. In questo percorso c’è posto per tutti, anzi c’è bisogno di tutti, tutta la comunità è chiamata ad impegnarsi per la buona riuscita di Aperti per Ferie. Le attività sono tante e c’è sempre bisogno di molti che diano una mano. Chi ha tempo e voglia si faccia avanti».di Lorenzo Canali