Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I ragazzi invadono Cortona per la giornata dei ministranti

Cortona, 11 giugno, ore 16. Una folla di vesti bianche invade il piazzale del santuario di Santa Margherita. Una giornata da ricordare per tutti i chierichetti che hanno partecipato all’incontro diocesano dei ministranti, tenutosi nella nota cittadina della Valdichiana. Venendo da Sansepolcro col nostro bel pulmino bianco, noi del duomo abbiamo portato solo quattro bambini, ovvero una goccia in mezzo a un lago tra i 120 e più ragazzi e ragazze di ogni età che hanno affollato Cortona in quel soleggiato e radioso primo giorno di vacanza. Comitive giunte da ogni parrocchia di ogni comune della diocesi si sono inizialmente riunite nella cattedrale per una breve preghiera presieduta da don Antonio Corno e suor Anna Rita Spaccini, gli organizzatori della giornata. Dopo aver ascoltato un brano della Bibbia, i ragazzi sono stati invitati ad alzarsi e baciare la Parola, così come il sacerdote o il diacono è solito fare dopo averla letta. È seguita una piccola colazione nel seminario della città e subito dopo ci è stato presentato un «PowerPoint» che mostrava come la vita di tutti i cristiani possa essere paragonata al personaggio biblico di Giona, che tentava di scappare dal Signore per non essere deriso o preso in giro. Quante volte anche noi «fuggiamo» come fece lui? Ma per fortuna c’è sempre un modo per ritrovare la via giusta. Dopo il pranzo abbiamo scarpinato sotto il sole per arrivare a Santa Margherita dove ci siamo divertiti con qualche gioco tutti insieme. Alla fine c’è stata la S.Messa celebrata dal vicario generale, monsignor Giovacchino Dallara, dove abbiamo ricevuto, come ricordo della giornata, un ciondolo raffigurante una fiammella. Stanchi, ma col sorriso sul volto, siamo saliti sul nostro pulmino per tornare a casa. E quando abbiamo chiesto ai ragazzi se si erano divertiti, un forte «sì!» ha fatto nascere il desiderio di vivere giornate come queste ogni anno, e vedere un’interminabile folla di vesti bianche invadere le piazze delle nostre città.Alessandro Lastra