Dopo qualche anno è stata riproposta la «giornata diocesana del ministrante» che si è svolta a Cortona. Festosi i 120 ragazzi accompagnati da una decina di sacerdoti che, a partire dalle ore 10 hanno invaso il piazzale della cattedrale. Subito si è visto che le presenze riguardavano ragazzi delle elementari, medie e anche un gruppetto delle superiori. Questo permette di cogliere una prospettiva che certamente modificherà in positivo il servizio, perché l’essere ministrante significa avere la capacità di voler «servire» con quella competenza propria di chi sta diventando grande sia come età, sia soprattutto come attenzione a cogliere all’interno della comunità un suo specifico ruolo per la crescita ministeriale della comunità stessa. Il primo momento è stata la preghiera che ha coinvolto tutti i ragazzi riuniti nella concattedrale. Momento semplice e breve ma ricco di significato dato all’ascolto della Parola che ha presentato Gesù come Colui che è il Maestro e la roccia della nostra vita. Per tutti un momento formativo nei locali del seminario sulla figura del profeta Giona, approfondita poi dalla divisione in gruppi per età. La mattinata si è conclusa con il pranzo all’aperto. Subito dopo la lunga e faticosa camminata per arrivare al santuario di Santa Margherita dove i ragazzi hanno potuto giocare e soprattutto celebrare la S.Messa presieduta dal Vicario Generale in quanto il vescovo era impegnato nella Conferenza Episcopale Toscana. L’Eucaristia ha visto impegnati nel servizio liturgico tutti i giovani delle superiori ed è iniziata nel piazzale del santuario con il rito dell’aspersione e la processione all’interno della chiesa. Nell’omelia il Vicario ha sottolineato che «voi ragazzi presenti, rappresentate tutti i ministranti della diocesi» e li ha ringraziati per il prezioso servizio che svolgono nelle parrocchie. La liturgia è terminata consegnando ai ragazzi il giornalino e una piccola fiamma da appendere al collo per ricordare l’amore dello Spirito Santo per ciascuno e l’amore che deve animare il servizio all’altare. Un grazie per l’accoglienza e la disponibilità al parroco don Ottorino, a don Giancarlo, don Danilo e don Gianluca e a tutti coloro che in vario modo hanno collaborato per la buona riuscita della giornata. Arrivederci al prossimo anno.don Antonio Corno