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La musica di Marrocchi a Santa Maria del Sasso

Prosegue a Santa Maria del Sasso di Bibbiena l’intenso programma degli eventi e delle iniziative per due importanti anniversari: gli ottocento anni dalla fondazione dei monasteri di contemplative (monache) domenicane, e i cinquecento anni dalla consacrazione della chiesa rinascimentale del santuario avvenuta il 25 agosto 1507. Questa volta, messi da parte con grande soddisfazione i due eventi già celebrati con la testimonianza di Claudia Koll e la conferenza storica di don Antonio Bacci, si va decisamente verso l’appuntamento di venerdì sera, 4 maggio, con il recital del cantautore Marcello Marrocchi.Di questo personaggio è già stato detto tantissimo,specialmente da noi in Arezzo e nell’aretino, sia per la sua duplice presenza già avvenuta in Arezzo in questi primi sette anni del 2000, sia per la strana e dilungata discussione sorta di recente proprio in occasione della presentazione del programma di Santa Maria del Sasso. Ormai appurati tutti i particolari del «contendere» – l’attribuzione a lui, testo e musica, e non ad altri, di una delle sue più famose canzoni- è venuto il momento di segnalare la particolare importanza di questo terzo appuntamento del programma.Marcello Marrocchi, autore di testo e musica di centinaia di Canzoni, molte delle quali affermatesi tra le più belle e popolari da quaranta anni ad oggi, ebbe anche nel campo artistico una decisa svolta nella sua vita: dedicatosi all’impegno della testimonianza cristiana e dei valori religiosi e sociali, volle impegnarsi a eseguire lui stesso le sue canzoni, non sufficientemente soddisfatto delle interpretazioni affidate ad altri di fama mondiale. «Queste le voglio cantare io», ebbe a decidere. E da allora si è fatto cantautore a tutti gli effetti. Così è venuto a trovarsi sempre più impegnato in questi straordinari recitals che lo portano un po’ ovunque. Molte le due notissime canzoni tra cui corre l’obbligo citare «Andiamo a mietere il grano», «L’Ape Maja», «Perdere l’amore» e quelle decisamente impegnate nel sociale o nel religioso come «Io Fo», «Ma fossi nato in Africa», «Madre Teresa», «Il Figliol Prodigo». E le altre canzoni sulle parabole evangeliche acquistano nelle sue esecuzioni una significato e una potenza straordinari. Molte delle canzoni più recenti sono accompagnate da video altrettanto incisivi ed affascinanti: basta ricordare il video su «Un uomo venuto da lontano» che tanto successo ha avuto.Per l’occasione, Marcello Marrocchi sarà a disposizione per incontri con i giovani per tutta la giornata di venerdì 4 maggio, previa prenotazione. Per informazioni contattare lo 0575.59.32.66 oppure il 333.61.05.395.