Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La Quaresima in parrocchia a Sansepolcro

Questa settimana il nostro cammino dentro le pieghe delle lettere che i parroci di Sansepolcro hanno consegnato alle famiglie, fa tappa nella parrocchia di San Giuseppe e nella parrocchia del Sacro Cuore. Partiamo allora dalla «Lettera alle famiglie» che don Giovanni Galvan, parroco di San Giuseppe insieme al diacono Daniele Galvan, hanno inviato ai parrocchiani e che riporta, in prima pagina, la conclusione del messaggio che il Papa ha inviato per la Quaresima 2007. Il paragrafo si intitola «Sangue ed acqua» ed è il sigillo conclusivo alla riflessione che il Pontefice fa del versetto del Vangelo di Giovanni «Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto». Un versetto che ci viene consegnato come tema quaresimale. «I Padri della Chiesa – scrive Benedetto XVI – hanno considerato questi elementi come simboli dei sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia. Contemplare ‘Colui che hanno trafitto’ ci spingerà ad aprire il cuore agli altri riconoscendo le ferite inferte alla dignità dell’essere umano: combattere ogni forma di disprezzo della vita e di sfruttamento della persona ed alleviare i drammi della solitudine e dell’abbandono». All’inteno della Lettera è riportato il calendario della Benedizione pasquale alle famiglie che si concluderà venerdì 30 marzo. Un aspetto importante della Lettera riguarda la benedizione «dell’acqua che ogni famiglia preparerà e che desidera conservare per i suoi bisogni spirituali». Infine si ricorda che il digiuno e l’elemosina aiutano a vivere l’impegno quaresimale della carità. In questo caso la rinuncia al superfluo e la solidarietà con i più poveri avranno due destinazioni: la prima sarà rivolta alla iniziativa della Caritas diocesana con il sostentamento della casa di accoglienza per le donne in difficoltà e ad altre emergenze; la seconda destinazione – l’offerta speciale raccolta in occasione della benedizione – servirà per sostenere alcune opere di manutenzione della chiesa, specialmente nella sua struttura esterna.Don Luigi Boninsegni e don Derno Marconcini della parrocchia del Sacro Cuore nella «Lettera alle famiglie» hanno ricordato la Quaresima è «un periodo di maggior impegno per prepararci interiormente e porci in sintonia con la Pasqua, quella realtà che è fondamento e sorgente della fede cristiana». Poi la riflessione si sposta sulla famiglia: «Dobbiamo essere presenti in famiglia, una presenza fatta di disponibilità, attenzione, ascolto, servizio, insistendo sul tasto della tenerezza, oggi tanto disattesa. La famiglia ha bisogno di momenti particolari, magari intorno alla tavola, in cui è possibile incontrarci, ascoltarci, guardarci negli occhi e accoglierci».Don Luigi e don Derno ricordano come il mondo ci influenzi così tanto da portare più attenzione ad un animale che a qualche anziano e che i nostri figli vengono riempiti «più di oggetti che di affetti» e suggeriscono «momenti di sosta, di silenzio, di riflessione per scendere in profondità nel nostro mondo interiore. E ci riusciremo tanto più quanto maggiormente sapremo farci presenti al Signore». Per fare questo il suggerimento che viene dato è quello dell’ascolto della parola di Dio. «Quella parola che in questi giorni di Quaresima ci viene affidata con una maggiore abbondanza» e che «ci aiuterà a prendere coscenza della vera realtà dell’amore».Alessandro Boncompagni