I sindaci di Cortona, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano della Chiana esprimono il loro punto di vista su quelli che dovranno essere i futuri assetti della sanità nella vallata. Quattro sono le questioni che, secondo i primi cittadini, attendono una risposta: la piena funzionalità dell’ospedale, l’efficienza del pronto soccorso, il servizio di guardia medica e il rafforzamento della medicina territoriale.Sono questi i problemi che, insieme ad altri di grande importanza, sono stati presentati e discussi nella Conferenza sociosanitaria che chiedeva un programma organico per l’ospedale e per la sanità territoriale.della Valdichiana per rispondere da un lato alle esigenze di razionalizzazione e per promuovere dall’altro la piena esigibilità del diritto alla salute per tutti i nostri cittadini. «Non può meravigliare – sostengono i sindaci – se i silenzi, i ritardi, i provvedimenti burocratici scollegati, non discussi alla luce del sole che prendono il posto del piano, che continuiamo a sollecitare, sollevano preoccupazioni e allarmi negli operatori e nella opinione pubblica. La sanità della Valdichiana ha bisogno di crescere, non di arretrare, di integrazione non di scomposizione. Non possiamo neppure dimenticare che la Valdichiana ha rappresentato un esempio per quanto riguarda i livelli di razionalizzazione e contenimento della spesa, dando un contributo importante alla sanità provinciale in termini di recupero di risorse e di personale».Sia chiaro: è sempre giusto eliminare gli sprechi, quando ci sono, ma deve essere altrettanto chiaro che il recupero di risorse deve essere impiegato in zona per colmare le insufficienze e i vuoti che si registrano nei servizi ospedalieri e nella attività sociosanitarie territoriali. Alcuni recenti fatti all’ospedale della Fratta sembrano purtroppo andare in direzione contraria. «Diciamo “sembrano” – affermano gli amministratori locali – perché, prima di esprimere un giudizio compiuto, come da più parti giustamente ci viene chiesto, vogliamo capire bene quello che l’azienda sanitaria intende prefigurare per il futuro della nostra zona».Da qui l’esigenza della conferenza dei sindaci di ribadire alcuni punti irrinunciabili. Il primo è la valorizzazione dell’ospedale della Fratta nelle professionalità e nelle specialità, eliminando i ricoveri impropri, rafforzando i servizi di diagnostica strumentale per ridurre le liste d’attesa, potenziando il pronto soccorso per dare respiro alle attività specialistiche. Il secondo riguarda la medicina dell’emergenza 118 che deve essere in grado di garantire con rapidità ed efficienza il soccorso a tutti i cittadini, in tutti i punti del territorio. Il terzo ha al centro la guardia medica che deve essere «meglio organizzata e riqualificata per garantire ai cittadini, comunque, l’unitarietà assistenziale notte e giorno e la continuità terapeutica con i medici di famiglia che un accentramento forzato renderebbe impossibile». Infine, è necessario un impegno maggiore a proseguire nel rafforzamento della rete territoriale attraverso il progetto della Casa della Salute e il consolidamento dell’Ospedale di Comunità, con il coinvolgimento pieno della medicina territoriale.«Quello che però non è più tollerabile – fanno sapere i sindaci – è il sommarsi di voci, di notizie spesso infondate che hanno il solo risultato di allarmare le persone, di alimentare campagne politiche strumentali e di allontanare i cittadini dalla struttura ospedaliera e dai servizi della Valdichiana». I primi cittadini della Valdichiana auspicano quindi che vi sia nella scelte pieno coinvolgimento di tutte le parti interessate: consigli comunali, forze sociali, medici di medicina territoriale, associazioni di volontariato. «Siamo infatti convinti – dichiarano i sindaci – che il governo della sanità nel nostro territorio debba vedere un’ampia e pluralistica partecipazione di tutti i cittadini».