«Rino» è un giovane ciclista di Anghiari quando nel 2000 subisce un grave infortunio. Provando un percorso di gara nelle Marche, a causa di una caduta apparentemente banale, si frattura alcune vertebre cervicali e da allora è costretto su di una sedia a rotelle.Ad Anghiari «Rino» abita al quarto piano di un condominio, quindi è costretto a trovare un’altra casa e prende in affitto un appartamento a Sansepolcro, dove si trasferisce con l’intera famiglia.Tuttavia si tratta di una soluzione provvisoria: dovrà lasciare quella casa con l’inizio del 2007. Nell’ambito di un piano di edilizia residenziale pubblica realizzato ad Anghiari, «Rino» potrà fruire di un appartamento costruito secondo misure idonee stabilite dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma i lavori sono appena iniziati. Al contrario a Sansepolcro, a seguito della ristrutturazione del vecchio ospedale, esistono già degli alloggi popolari adeguati, ma «Rino», malgrado l’invalidità, è escluso dall’assegnazione in quanto il reddito familiare sfora, anche se lievemente, il tetto previsto.«Rino» espone le sue obiezioni, ma, di fatto, rischia di prefigurarsi addirittura una scissione temporanea del nucleo familiare: «Rino» nell’alloggio popolare del padre ad Anghiari (in un’abitazione, per di più, provvista di scale) e la moglie con la figlia a Sansepolcro. Eppure non basterebbe trovare un altro appartamento in affitto, come in fondo è avvenuto fino ad oggi? Certamente, purtroppo non è facile individuare case con caratteristiche analoghe e, soprattutto, è difficile trovare proprietari che acconsentano a realizzarvi modifiche come quelle rappresentate da un bagno per disabili.«Rino» ne parla con la schietta ironia che lo caratterizza, ma allo stesso tempo è amareggiato e provato da questo condizione di stallo. Ciò lo induce a dare battaglia, al fine di evidenziare e portare a conoscenza i problemi, generalmente sommersi, di quelle famiglie costrette a fronteggiare situazioni simili. Si decide quindi ad uscire dal suo dignitoso silenzio e lancia un appello affinché qualcuno possa prenderne a cuore il problema.di Andrea Bertocci