Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il «noir» sbarca a Sansepolcro con il romanzo di Maria Oelker

«Le mani del Giardiniere», ultimo romanzo di Maria Pia Oelker, è in libreria. L’insegnante scrittrice di Sansepolcro, collaboratrice del comitato italiano per l’Unicef, che si occupa di giornalismo, e che ha già in passato dato alle stampe altri romanzi, torna ad occuparsi di sentimenti attraverso la storia misteriosa di una villa e del suo giardiniere che nasconde un terribile segreto.La Oelker dà prova di grande capacità descrittiva riuscendo a far emergere i personaggi in tutta la loro prorompente forza interiore e gettando luce su fenomeni della natura meravigliosi che, spesso inosservati, stanno sempre sotto i nostri occhi. Il giardiniere trentanovenne continua a prestare cure maniacali al giardino di una villa abbandonata; Sofia la nuova padrona trentaquattrenne si innamora di lui ma deve fare i conti con il fantasma di Irene, la vecchia padrona della villa, che ancora sembra imprigionare l’animo del giovane. Le canne sul tavolo portate da Sofia, usate come decoro e tanto amate da Irene, scompaiono misteriosamente e in alcuni momenti il sibilo del vento sembra uno strillo di dolore umano; le gardenie sull’ingresso, sgradite alla vecchia proprietaria, subiscono danneggiamenti non proporzionali ai fenomeni climatici di una notte tempestosa. Infine cosa simboleggia la strana volpe che si avvicina alla villa, ne perlustra il giardino e guarda curiosa senza, inspiegabilmente, lasciare traccia nella neve?Maria Pia Oelker riesce a comunicare al lettore tutti i particolari di situazioni e paesaggi senza dire mai troppo, senza mai delineare esattamente il profilo di un personaggio o il colore dei suoi capelli ma descrivendone il sentimento, l’atmosfera evocativa ed il lato più profondo che sono poi gli aspetto più autentici.La storia è cosi bene congegnata che chiarire il mistero, verso la fine del romanzo, appare quasi indelicato nei confronti del mistero stesso che il lettore ha custodito e coccolato; la fine, a dire il vero, è aperta a varie interpretazioni: la Oelker lascia che il lettore faccia tutto da solo! Il romanzo si legge d’un fiato fino all’inattesa conclusione di cui sarà testimone solo la giovane, bellissima e misteriosa volpe che non lascia traccia sulla neve.di Michele Foni