Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Le «notti dell’archeologia» fanno brillare la Valdichiana

Sono state presentate, sabato 1 luglio, «Le notti dell’Archeologia», che, nella cornice di tanti siti archeologici della Toscana, prevedono in Cortona un’interessante serie di incontri che hanno come centro di riferimento il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. L’iniziativa è stata promossa da Walter Checcarelli, assessore alla cultura del Comune di Cortona, da Paolo Giulierini, responsabile del Museo, e da Edoardo Mirri, direttore dell’Accademia Etrusca.I momenti culturali, da seguire giorno per giorno, sono molti: sabato 8 luglio, alle 15,30, con partenza da piazza Garibaldi, si svolgerà il trekking sulla strada romana da Teverina Nassa a Falzano , con degustazione dei prodotti tipici della montagna cortonese; domenica 9, alle 10 da piazza Garibaldi partirà l’Archeobus per una visita ai siti del Parco archeologico, mentre alle 19.30 al Museo della Civiltà contadina di Fratticciola, verrà inaugurata una mostra dedicata all’ «Archeologia dell’agricoltura». Lunedì 10, dalle 17 alle 19, in piazza Madre Teresa a Terontola, si apriranno i lavori dell’Archeolab, laboratorio sperimentale di didattica dell’archeologia, dedicato soprattutto ai bambini. Martedì 11, alle 16, dalla chiesa di Ossaia, in collaborazione con il Rotare Club Cortona Valdichiana, percorso trekking «sulle orme di Annibale»per la villa romana della Tufa, quindi per Sepoltaglia, Sanguineto, Tuoro e ritorno ad Ossaia con bus navetta. Giovedì 13, alle 18, nei locali della ex scuola elementare di Farneta verrà inaugurato il nuovo «Antiquarium» in collaborazione con il Museo di storia naturale dell’università di Firenze e dell’associazione «Amici del Museo fatto in casa di don Sante Felici». Seguirà un aperitivo offerto dall’Hotel Farneta. Le «Notti dell’Archeologia» si concluderanno domenica 16 luglio, alle 16, presso la fortezza del Girifalco con un pomeriggio tutto dedicato al medioevo, merenda inclusa.Le iniziative in programma si svolgono in collaborazione con «Aion Cultura» e costituiscono importanti momenti di approfondimento nella conoscenza della realtà locale: occorrono solo tanta voglia di uscire e un paio di scarpe comode. Nel gruppo sono sempre presenti persone simpatiche e conosciute, come insegnanti e appassionati di storia locale; per di più tutto si svolge all’insegna della gratuità in omaggio alla storia e alla cultura.La serata di presentazione si è conclusa con l’inaugurazione della mostra «Vivere etrusco sulla via dei profumi: esperienze olfattive e di cosmetica», ideata da Paolo Giulierini, che espone i profumi e i cosmetici egizi ed etruschi, ricostruiti in base ai testi antichi dall’erborista Annamaria Bianchi. I cosmetici, su base oleosa, sono gradevoli e intensi come le creme a base di cera d’api, di cui si servivano le donne etrusche per la cura della persona e gli egizi per imbalsamare i corpi dei defunti.Oltre ad una serie di piante che decoravano i giardini delle case etrusche (anche questo frutto di un lungo lavoro di ricerca sui siti archeologici e sui testi che sono giunti fino a noi)la mostra propone un percorso costituito da cartelloni esplicativi sulla storia delle piante e sui miti che vi si riferivano; si parla della mirra,dell’incenso e della resina cristallizzata, da cui si estraggono le preziose essenze, che si possono toccare e odorare.Il fatto che questi profumi erano così rari e pregiati, adatti come doni per i sovrani in tutto il bacino del Mediterraneo, dimostra che gli scambi e i commerci fossero già molto avanzati: gli alberi della mirra e dell’incenso infatti crescevano solo in una limitata regione del Medio Oriente, ma le essenze che se ne estraevano erano conosciute presso tutti i popoli. E’ una mostra da non perdere perché ci procura la suggestiva sensazione di immergerci nelle fragranze così care ai nostri lontani antenati e costituisce un ulteriore tassello per la conoscenza della vita e delle abitudini degli etruschi e degli egizi.di Mara Jogna Prat