Il 2006 coincide con la ricorrenza secolare dei 1300 anni dalla fondazione dell’eremo di Cerbaiolo, nel comune di Pieve Santo Stefano. L’eremo di Cerbaiolo è un luogo di preghiera e di silenzio, posto a strapiombo sulla costa montuosa di un’altura dalla cui sommità si gode di un’ampia e meravigliosa vista sulla Valtiberina.Prima Benedettino poi Francescano, l’eremo è stato un luogo in cui veniva prodotta la cultura millenaria propria dei nostri luoghi e patrimonio dell’Italia e del mondo. Anche Sant’Antonio sostò a Cerbaiolo, tanto che nell´omonima cappella è ancora conservata la pietra dove riposò.Cerbaiolo venne rovinosamente bombardato dai tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale, ed è stato «salvato» in extremis da sorella Chiara che ancora oggi vi abita e che contribuì in maniera decisiva al suo restauro. L’eremo è strettamente legato a La Verna tanto che un noto detto popolare recita: «Chi ha visto la Verna e non ha visto Cerbaiolo ha visto la madre e non ha visto il figliolo».Alle soglie del sacro sasso dell’Eremo si trova l’ostello francescano, un luogo dove è possibile passare qualche giorno in tranquillità, portando a casa dei bei ricordi. L’eremo possiede due ampi refettori, diciassette celle monastiche e sala capitolare, raccolti attorno al piccolo chiostro che ha al centro un antichissimo pozzo sempre colmo d’acqua. Appena sotto l’eremo esiste una cappelletta, proprio nel luogo dove un tempo sorgeva la capanna abitata da Sant’Antonio, che ora porta il suo nome. Cerbaiolo celebra nell’anno 2006 i suoi 1300 anni e ci appare immutato nell’aspetto: aggrappato alla nuda roccia, immerso tra querce e lecci un luogo bellissimo di grande pace e armonia.La prestigiosa ricorrenza sarà celebrata domenica 18 giugno. Si comincia alle ore 16 con ritrovo alle soglie del sacro sasso dell’eremo, in prossimità del piccolo cimitero della Madonna del Tramonto. Alle 16.30 è prevista la sfilata verso il cenobio del gruppo storico «Palio dei Lumi» e alle 17 è in programma la Santa Messa officiata da monsignor Gualtiero Bassetti. Dopo la celebrazione, spazio all’esibizione del Nobile Ordine dei Cavalieri della Contessa Matilde di Piersimoncione da Montedoglio e alle 18.30 sono fissati i saluti del sindaco di Pieve Santo Stefano Lamberto Palazzeschi e del presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli.Alessandra Bigiarini