Con un triduo di preghiera che si concluderà lunedì 12 giugno con la S. Messa solenne celebrata da monsignor Gualtiero Bassetti, riaprirà a Loro Ciuffenna la Basilica di Nostra Signora dell’Umiltà, chiusa per il restauro dal 2000. Il popolo lorese attende con trepidazione questo evento: la basilica è sempre stata la chiesa delle feste, la chiesa dove molti si sono sposati, la chiesa della devozione mariana. Molti concittadini hanno trascorso la loro infanzia all’asilo delle suore a suo tempo annesso (cessato agli inizi degli anni ’70) e tutti ricordano con rimpianto quelle impagabili maestre di vita.La chiesa risale al XVII secolo e precisamente al 1604, come si evince da un’iscrizione sotto l’altare maggiore. La struttura è a croce latina e fu costruita intorno ad un tabernacolo sulla via di Gropina dove era dipinta la Vergine seduta col Bambino. Ai lati in piedi stanno il Battista e San Pietro. L’affresco è attualmente posto sull’altare maggiore.La pietà popolare volle questa chiesa perché riteneva miracolosa la sacra immagine. Ai lati stanno due cappelle erette nel 1617. Quella di destra fondata dai fratelli Giulio e Cesare Baccini contiene una tela della scuola del Bronzino rappresentante «La nascita della vergine». Quella di sinistra fondata da certo Angelo Baldi è adorna da un dipinto attribuito ad Agostino Ciampelli e rappresenta «San Carlo Borromeo in adorazione del Crocifisso». Esistono anche due piccoli altari entrambi costruiti nel 1755: uno dedicato a San Francesco di Paola fondato da Giovanni Maria e Carlo Antonio Sensi; l’altro intitolato a San Sebastiano eretto da Sebastiano Ruvidi. Il soffitto a volta contiene un grande affresco che riproduce la storia dell’Assunzione ed è attribuito a Giovanni da San Giovanni. Il campanile a vela ha due piccole campane, di cui una di pregevole interesse storico.L’8 giugno 1815, Papa Pio VII concesse a tutti i fedeli che devotamente visitano l’immagine di Maria dell’Umiltà l’indulgenza di 300 giorni, applicabile in suffragio ai defunti. Nel 1901 Papa Leone XIII designò e dichiarò privilegiato l’altare maggiore dell’Oratorio, annettendosi l’indulgenza plenaria per suffragare i defunti. L’insigne oratorio fu elevato nel 1938, per iniziativa dell’allora parroco don Giovanni Mazzoni, al grado di Basilica ed annessa all’Arcibasilica di San Giovanni in Laterano sotto il titolo del «SS. Salvatore e di Maria Vergine della Umiltà».E’ quindi con vera gioia che il popolo di Loro Ciuffenna ed il suo parroco don Simone Costagli si apprestano a questo importante evento che inizierà sabato 10 giugno con una veglia di preghiera assistita dai canti della corale Santa Cecilia diretta dal maestro Manganelli. Domenica 11 giugno ci saranno le Prime Comunioni. E la chiusura solenne è in programma lunedì 12 giugno alle ore 21 con il VescovoMauro Tommasi