Il Lions Club Cortona Valdichiana Host, in collaborazione con la comunità dei Frati minori francescani della Basilica e con la Banca Popolare di Cortona, ha commissionato al famoso antropologo Francesco Mallegni la ricostruzione del vero volto della nostra patrona Santa Margherita. Mallegni è già noto al pubblico aretino e cortonese per avere effettuato simili ricostruzioni per il volto di Frate Elia, successore di San Francesco, del pittore Giotto, del vescovo Guglielmino degli Ubertini e di numerosi altri personaggi storici.L’opera sarà presentata sabato 13 maggio nel santuario di Santa Margherita. Per l’occasione sarà presente l’autore che illustrerà tutte le fasi della complessa lavorazione, a partire dall’apertura dell’urna, dove è custodito il corpo della Santa, per finire con l’esame delle sue ossa facciali, dalla cui accurata analisi il noto studioso è partito per definirne le reali fattezze.«E’ un evento importantissimo per la comunità cortonese – spiega Giuliano Monadi, presidente del Lions Club – che, dopo oltre settecento anni dalla morte della Santa, potrà osservare il bellissimo volto in tutti i suoi particolari. Sono stati necessari alcuni mesi di studio, di ricerca e di intenso lavoro da parte dell’équipe di Francesco Mallegni, docente all’Univeristà di Pisa. E finalmente il vero volto di Santa Margherita è visibile in tutto il suo splendore grazie ad una sofisticata tecnica applicata sul corpo imbalsamato della grande penitente francescana, custodito all’interno di un’urna nella basilica intitolata alla Santa e fin dalla sua morte, avvenuta il 22 febbraio 1297, e sempre venerato dai cortonesi. La composta bellezza di una donna 35-40 anni, questo risulta dal lavoro di Mallegni, che, utilizzando il calco del volto direttamente ricavato dalle ossa facciali della santa e attraverso sofisticati procedimenti computerizzati, fa quasi rivivere sotto i nostri occhi quella «poverella» che spese gli ultimi venticinque anni della sua vita (morì a 50 anni) nella penitenza più stretta, nel servizio dei poveri e dei malati e nell’assistenza alle partorienti, lei che, come si espresse Giovanni Paolo II nella sua visita a Cortona il 13 maggio 1993, «era madre, ma non era riuscita a diventare pienamente sposa».Soddisfatto padre Federico Cornacchini. «E’ un ottimo lavoro reso possibile grazie alla disponibilità del Lions Club e all’intervento della Banca Popolare di Cortona», conferma il rettore del santuario. «Ho avuto il privilegio di vedere in anteprima, tramite il computer, il vero volto della nostra Santa, una donna di delicata e composta bellezza, come da sempre l’hanno descritta i suoi biografi. Il risultato di questo accuratissimo studio ha pure fornito l’ispirazione allo scultore Andrea Roggi che sta realizzando una nuova statua di Santa Margherita, che verrà collocata, nel prossimo mese di giugno, all’ingresso del pronto soccorso nel nuovo ospedale della Fratta a lei intitolato: una grande opera in bronzo alta due metri e mezzo, con la Santa che, innalzando verso il cielo un bambino, sembra cantare un inno alla vita».Alessandro Venturi