Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La visita a Pietraia

La parrocchia è dedicata a San Leopoldo, marchese di Austria dal 1096 al 1136, canonizzato nel 1485; è situata in Selvapiana, nella pianura cortonese, fra il Trasimeno e le collinette del Chiuso. Le sue radici storiche si insinuano in territori e parrocchie di più antica istituzione, come la Villa di Bacialla e le due parrocchie di S. Andrea e di S. Bartolomeo alla Badiola, dalla cui soppressione nacque la comunità parrocchiale di San Leopoldo alla Pietraia. Il toponimo deriva da un affioramento di pietra arenaria, unico in tutta la Valdichiana; mentre la scelta del santo titolare della Chiesa è un omaggio al granduca di Toscana Pietro Leopoldo che con scelta oculata, dettata da motivi sociali e pastorali, in linea con le vedute riformiste del potere civile e con la sensibilità del vescovo di Cortona Gregorio Alessandri (che con decreto del 5 marzo 1795 ne decise l’erezione), volle venire incontro alle necessità della popolazione priva di un luogo di culto dignitoso e funzionale. In realtà il Granduca, nonostante lo sgradito provvedimento di soppressione e d’incameramento di beni e di tesori d’arte di parrocchie, compagnie e monasteri, guardava con favore le parrocchie e desiderava che fossero efficienti e provviste di «buoni e abili sacerdoti, utili alla salute delle anime, all’istruzione del popolo ed al buon ordine della società», come si legge in un documento del 1783. Numerose vocazioni maschili e femminili hanno arricchito nel recente passato la storia della parrocchia, come si documenta nel volume che l’attuale parroco don Franco Fragai ha dedicato alle origini e alle vicende della sua chiesa, con abbondanti e dettagliate notizie, nel secondo centenario della sua erezione.