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Francigena, il 10-12 maggio, a Rencine il quinto corso ospitalieri

Dopo cinque anni di incontri i motivi per riproporre questo momento non sono ancora venuti meno. Il movimento degli ospitalieri volontari sta diventando sempre più importante. Ogni anno la casa di Rencine, presso Monteriggioni, vede riempirsi di 50/60 pellegrini che partecipano interessati al corso. Molti di loro si renderanno subito disponibili per il servizio nei vari ospitali lungo la Francigena e le altre vie. Per altri resterà un bel momento e la promessa di tornare appena possibile per il servizio. È una lenta crescita nella consapevolezza che solo l’amore donato e condiviso è germe di vita. Non smetteremo mai di dire che un cammino di pellegrinaggio ha senso se si riempie di senso: è tutta una questione di sale. Questo sale vogliamo metterlo, dobbiamo metterlo, dobbiamo scioglierlo/scioglierci tra gli uomini.

Anche per questo nel 2009 è stata creata la Fraternità degli Ospitalieri di Santiago, Roma e Gerusalemme da una costola della Confraternita di S. Jacopo di Compostella. Una fraternità aperta a tutti coloro che vorranno essere ospitalieri da adesso in poi; una fraternità che riunisce anche i vari ospitali uniti da un sentire comune, dal riconoscersi nella sacralità e nella dolcezza della semplice e cristiana accoglienza; una fraternità senza grossi vincoli o burocrazie, unita solo dall’essere amici e «complici» in questa bellissima sfida che ci è stata posta davanti; un luogo dove l’idea del singolo diventa ricchezza per tutti e l’esperienza di tutti diventa preziosa per il singolo.

Il programma dell’incontro è visibile sul sito www.confraternitadisanjacopo.it.

Rimane un unico grande rammarico: il corso ogni anno si riempie subito e capita di lasciare fuori tanti pellegrini rimandandoli all’anno successivo. Quindi altre soluzioni e nuovi progetti sono in corso d’opera. Chi ci sarà vedrà… magari intanto andando sul sito www.fraternitaospitalieri.it, poi scrivendo a segreteria@fraternitaospitalieri.it poi venendoci a trovare nei vari ospitali, magari passando come pellegrino verso Santiago, Roma e Gerusalemme.

E mille son le vie che attendon; sullo sfondo di ombre, vespri e notti, il brillar delle stelle (da «Il Signore degli Anelli»)