Eventi:

Viandanza, un festival a Monteriggioni

La viandanza e il pedibus. Parole nuove, o neologismi che dir si voglia, per evocare il cammino. Non il pellegrinaggio, che certo è qualcosa di diverso. Per molti «un di più», come spesso in questa pagina abbiamo avuto modo di leggere, ma comunque «un’altra cosa» perché il pellegrinaggio presuppone la meta, il semplice andare a piedi può anche farne a meno: Caminante, son tus huellas / el camino y nada más; / caminante, no hay camino, / se hace camino al andar, proclamano del resto i celebri versi di Antonio Machado. Viandante, sono le tue impronte / il cammino e niente più; / viandante, non c’è cammino, / il cammino si fa andando. Senza che necessariamente questo significhi vagabondare.

Riflessioni opportune, che certamente terranno banco durante la prima parte del «Festival della Viandanza» in programma da venerdì 15 a domenica 17 giugno a Monteriggioni, lo splendido borgo murato che consolida così il suo ruolo tra le «piccole capitali» della Francigena, presentata dagli organizzatori –  – come «il principale itinerario di viandanza italiano».

«“Perché gli uomini vanno girovagando invece di starsene fermi?”, si chiedeva un infaticabile viaggiatore del secolo scorso, Bruce Chatwin, ed è intorno a questa, e molte altre domande che ci investono da vicino – è possibile una nuova vita all’insegna della lentezza? Camminare per cambiare se stessi e il mondo? Esiste viaggiatore senza accoglienza? – che ruoterà il primo Festival della Viandanza». Così viene presentata dai promotori un’iniziativa che si propone come «una vera e propria festa, aperta a tutti»; «tre giorni di eventi gratuiti da prendere con calma, fitti di camminate per tutti i gusti e tutti i piedi: da quelle meditative, da fare all’alba, a quelle per i bambini e le famiglie, guidati da un asinaro, da attori, musicisti, e poi le camminate terapeutiche, dedicate a chi ha paura di partire o ha paura di tornare, o ancora le camminate civili e della memoria».

«Non mancheranno – prosegue il comunicato – gli incontri con gli autori, come quello a cui parteciperà Sébastien de Fooz, viandante belga che dopo aver compiuto un viaggio a piedi dalle Fiandre a Gerusalemme e averlo raccontato in un libro di successo, è diventato una vera star del mondo della lentezza, conducendo programmi televisivi e progettando, con il sostegno dell’Unione Europea, la “Via della Pace”, un cammino che attraverserà paesi, culture, religioni differenti, per unire Bruxelles a Gerusalemme». Alla tavola rotonda, in programma per venerdì 15 alle 16,30, parteciperà tra l’altro anche un migrante rifugiato, grazie alla collaborazione dell’Associoazione Progetto Accoglienza – Villaggio «La Brocchi».

E ancora, lo stesso giorno alle 18, «un incontro interessante sarà quello con Erri De Luca, uno degli scrittori italiani più acclamati e originali degli ultimi vent’anni, ma anche esperto alpinista e camminatore, che racconterà il suo rapporto con la montagna, la sua forza e il suo fascino, la dimensione dell’uomo che si mette in marcia verso la cima e che sa fermarsi prima di conquistarla, preservando l’umiltà dell’esploratore e la capacità di accogliere l’altro da sé, lo straniero che abita dentro e fuori di noi».

«Sul fronte degli spettacoli – continuano gli organizzatori – vi segnaliamo un concerto con Ambrogio Sparagna (sempre venerdì 15, la sera alle 21,30), tra i musicisti più importanti nel panorama della nuova musica popolare italiana, etnomusicologo, grande virtuoso dell’organetto e fondatore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che ci farà rivivere, accompagnato dalla sua orchestra, il mitico viaggio di Giuseppantonio e dei suoi compagni musici, partito nei primi del ‘900 a piedi da Napoli per giungere a Marsiglia. Un pellegrinaggio “al contrario”, nei solchi della Via Francigena, scandito da serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli, che coinvolgerà il pubblico facendolo ballare e cantare. La sera successiva (sabato 16 alle 21,30) il palco ospiterà Paolo Rumiz, uno dei più noti giornalisti e scrittori di viaggio italiani, autore di reportage memorabili e grande camminatore, che ha confezionato assieme al compositore e musicista Alfredo Lacosegliaz – autore di musiche, tra gli altri, per Mario Monicelli e Moni Ovadia – uno spettacolo per la Festa della Viandanza. Un’anteprima nazionale, dunque, pensata e allestita appositamente, un testo tratto dagli appunti del viaggio compiuto a piedi da Rumiz nel settembre 2011 da Trieste a Premantura, la punta meridionale dell’Istria. Sette giorni di incontri e di considerazioni, tra consigli di sopravvivenza e ricordi di percorsi precedenti, tra convivi popolani e fughe notturne di schietto misticismo, raccontati dalla voce del protagonista e scanditi da una narrazione musicale pensata per muoversi tra i diversi piani suggeriti: dalla materialità del bisogno quotidiano alle spiritualità del cosmo e delle presenze fatue che si incontrano in cammino».

«Ma non può esistere, come si è detto all’inizio – prosegue ancora il comunicato –, pellegrino, viandante, camminatore, viaggiatore lento senza qualcuno disposto ad accoglierlo. Per questo motivo il Festival ha deciso di dare spazio al Primo Raduno Nazionale degli Ospitalieri Volontari, un gruppo di decine di donne e uomini che nel proprio tempo libero si adoperano per assistere chi cammina lungo il Cammino di Santiago e la Via Francigena. Sarà l’occasione per presentare al pubblico il loro servizio, per parlare del boom di Santiago, delle potenzialità della nostra Francigena e, soprattutto, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, per discutere del tema dell’accoglienza, fuori da ogni logica di parte». L’incontro è in programma per sabato 16 alle 15 mentre alle 16,30 è in programma la tavola rotonda «L’accoglienza è una ricchezza» cui parteciperanno tra gli altri la coordinatrice degli «hospitaleros voluntarios» spagnoli Ana I. Barreda, Cristina Menghini e il parroco di Monteriggioni don Doriano Carraro.

«Essere lenti, però – sostengono i promotori –, non significa restare indietro, ecco perché il Festival vuole puntare, attraverso il lancio di due concorsi, a mettere i piedi ben saldi nel presente. Il primo, Porte Aperte, sarà oltre che un gioco un esercizio di civiltà, e consisterà nel premiare coloro i quali, lungo Francigena, abbiano fornito la migliore ospitalità ai viandanti, accogliendoli nella propria casa, o nell’ostello in cui hanno prestato servizio come volontari, o nella propria struttura ricettiva. L’intento è quello di promuovere la pratica dell’accoglienza e, inoltre, il tentativo di far passare l’idea che l’accoglienza può essere fatta a regola d’arte da tutti, a livelli diversi, con passione, rispetto per il territorio in cui si vive e apertura verso il forestiero. Il secondo sarà Navigare in Movimento Lento, dedicato interamente a chi si occupa di comunicare, mediante un sito web, un blog o gestendo un gruppo sui social network, la filosofia di vita slow, occupandosi di viaggi a piedi, in bicicletta o con qualsiasi altro mezzo lento a basso impatto, pubblicando mappe, recensendo libri o opere sull’argomento, dando spazio alle testimonianze scritte e video, dando consigli e fornendo le informazioni di cui i viaggiatori hanno bisogno».

Infine, «il Festival sarà preceduto da un lungo cammino di avvicinamento: il pedibus della Viandanza», partito infatti «il 27 maggio da Milano per arrivare a Monteriggioni all’inizio della manifestazione, dopo venti giorni di cammino. Per partecipare al viaggio basterà presentarsi di fronte alla stazione ferroviaria o degli autobus di una delle venti tappe e “salire” sull’inusuale mezzo pubblico, che consisterà semplicemente in un gruppo di camminatori». Durante i 3 giorni, «le vie del paese saranno animate da una mostra-mercato con stand dell’editoria, dell’associazionismo di settore e dell’associazionismo locale, nonché da un mercatino del baratto, nel quale gli escursionisti potranno scambiare vestiti e attrezzature da trekking».

Il Festival è realizzato da itinerAria con il supporto della Regione Toscana, di Toscana Promozione, del Comune di Monteriggioni e con la collaborazione del Movimento Lento; ha per direttori artistici Luca Gianotti e Luigi Nacci e come direttore organizzativo Alberto Conte. Segretaria organizzativa è Chiara Rossi e i recapiti per i contatti e il programma completo sono i seguenti: 345-6515891; viandanzafestival@itineraria.eu – www.viandanzafestival.it

Pedibus, un serpentone a cui tutti possono aggregarsiQuale sarà il modo migliore per raggiungere Monteriggioni, dove si svolgerà il festival della Viandanza? Naturalmente a piedi!». Il sito www.viandanzafestival.it lancia così «il “Pedibus” più lungo d’Italia, ovvero un viaggio a piedi lungo venti giorni, di cui sono noti il punto di partenza (Milano), l’arrivo (Monteriggioni), l’itinerario, le fermate intermedie con appuntamenti prestabiliti. Chi vorrà potrà “salire e scendere” dal pedibus, e quindi il gruppo dei partecipanti potrà variare lungo il cammino. Sarà possibile camminare un giorno o tutti e venti, percorrendo la Via Francigena. Per la prima volta verrà percorsa la “variante montana” della Francigena (Via del Mare – Via degli Abati), che da Pavia punta verso sud per attraversare l’Oltrepo, l’appennino ed ricongiungersi alla Francigena a Pontremoli».

Dopo le partenze da Milano (27 maggio), Binasco (28), Pavia (29), Voghera (30), il cammino prosegue con le tappe di giovedì 31 marzo da Varzi (di fronte al municipio, ore 10,00), venerdì 1° giugno dal Passo della Scaparina (Albergo Pernice Rossa, 8,00), sabato 2 da Bobbio (di fronte al municipio, 8,00), domenica 3 da Mareto (Albergo dei Cacciatori, o8,00), lunedì 4 da Groppallo (Albergo Centrale, 8,00), martedì 5 da Bardi (di fronte al municipio, 8.00), mercoledì 6 da Borgo val di Taro (ingresso stazione ferroviaria, 8,00), giovedì 7 da Pontremoli (ingresso stazione ferroviaria, 8,00), venerdì 8 da Aulla (di fronte al Municipio, 8,00), sabato 9 da Sarzana (ingresso stazione ferroviaria, 8,00), domenica 10 da Pietrasanta (ingresso stazione ferroviaria, 8,00) lunedì 11 da Lucca (ingresso stazione ferroviaria, 8,00), martedì 12 da Altopascio (di fronte al municipio, 8,00), mercoledì 13 da San Miniato (di fronte al municipio, 8,00, giovedì 14 da Gambassi Terme (di fronte al municipio, 8,00) e infine venerdì 15 giugno da Colle Val d’Elsa (di fronte al Municipio, 9,00).

Gli organizzatori invitano dunque tutti coloro che lo desiderano a unirsi a «Pedibus», per una o più tappe, descritte tra l’altro quotidianamente sul QN (Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino) grazie alla presenza di una giornalista che percorrerà l’intero cammino.