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TERRA SANTA: CARITAS GERUSALEMME, LE COLONIE ISRAELIANE SONO IL PRINCIPALE OSTACOLO ALLA PACE

La continua espansione delle colonie israeliane nei Territori Occupati rappresenta il maggiore ostacolo al processo di pace. E’ quanto afferma la Caritas di Gerusalemme nell’ultimo numero del suo bollettino ‘Vox’. “E’ dalla guerra dei Sei giorni del 1967 – si legge – che Israele sta dichiarando le terre dei villaggi palestinesi “terre del governo” per permettere l’espansione delle proprie colonie. Finora Israele ha costruito almeno 190 colonie e secondo il Governo i coloni hanno superato quota 231 mila. Ad avviso della comunità internazionale, invece, sarebbero oltre 400 mila inclusi quelli abitanti nell’area di Gerusalemme”.Il bollettino riporta il caso della colonia di Efrat, costruita nel 1979 e cresciuta notevolmente anche se le sue abitazioni non sono del tutto occupate. “La presenza di coloni intemperanti – denuncia Vox – indebolisce i contadini ed aggiunge ulteriore pressione ad una situazione già tesa”. I racconti degli abitanti dei villaggi vicini sono chiari: “i coloni – racconta Ra’ed del villaggio Al Khader – danneggiano le nostre terre, vi gettano immondizia e rifiuti sanitari e ci minacciano con le armi. Vogliamo credere alla pace con Israele ma pretendiamo rispetto”. Concetto ribadito anche da un altro anziano del villaggio che risiede proprio davanti la colonia: “vivere vicino ai coloni è difficile. Essi vogliono che io lasci la mia terra. Ma io non me ne andrò. E’ mio diritto abitare la mia terra e vivere in pace”.Sir