45 anni
Geoff e Kate Mercer stanno per festeggiare il quarantacinquesimo anniversario di matrimonio. Dal momento che cinque anni prima una malattia di lui aveva impedito i festeggiamenti per il quarantesimo, i due hanno scelto una ricorrenza intermedia per recuperare il tempo perduto. E nel paesino inglese nel quale vivono praticamente tutti stanno contribuendo alla buona riuscita dell’evento. Ci sarà una serata con cena di gala, musica e balli. Tutto quel che serve perché due persone sentano di amarsi e di essere amate. E i coniugi sceglieranno anche la musica. Varie canzoni, ma l’importante è che le danze siano aperte da «Smoke Gets in Your Eyes» dei Platters, la stessa canzone che fu suonata al loro matrimonio. Niente potrebbe incrinare la serenità che regna sovrana se non il passato. Molti anni prima, prima di conoscere Kate, Geoff era stato innamorato di Katja e l’avrebbe sicuramente sposata. Ma la donna era caduta in un crepaccio durante un’escursione sulle Alpi e il suo corpo non era mai stato ritrovato. Adesso lo spostamento del ghiacciaio l’ha reso visibile permettendone il recupero.
Il film «45 anni» dell’inglese Andrew Haigh è una sottilissima analisi psicologica di una coppia che, credendosi unita e praticamente incrollabile, scopre improvvisamente che un evento che chiameremo casuale può rimettere tutto in discussione e indurre i coniugi a guardarsi dentro per scoprire qualcosa che era nascosto da tempo ma mai realmente cancellato. Ciò permette a Haigh di distinguere con precisione i ruoli. Geoff è un razionale che pensa che con l’intelletto e il ragionamento si possa agevolmente risolvere tutto. Kate, invece, è una sentimentale, quindi emotiva, e il cervello non le basta a chiarirsi la situazione. Tanto più che il comportamento di Geoff la rende sicura del fatto che Katja non è mai veramente uscita dalla sua vita e che, pertanto, è sempre stata presente tra loro due. Geoff l’ha semplicemente rimossa, ma senza mandarla troppo lontano. Se poi è vero, come Kate intuisce da una foto del 1962, che Katja era incinta, la distanza tra lei e suo marito potrebbe diventare incolmabile.
È evidente che per mantenere omogenea e priva di cadute una storia come questa, Haigh aveva bisogno non soltanto di una buona sceneggiatura, ma anche di due attori che fossero in grado di reggere la parte senza eccessi, senza sentimentalismi e senza banalità. Possiamo dire che la scelta di Tom Courtenay e Charlotte Rampling è stata davvero perfetta. Lui, uno degli attori meno esportabili venuti dal free cinema e molto più attivo in teatro che sullo schermo, riesce a esprimere con una misura encomiabile il tormento interiore di un uomo che di punto in bianco vede sconvolta la propria esistenza ma al tempo stesso è convinto che ciò appartenga al passato e possa essere superato. Lei, più passionale ma capace anche di far calare il gelo, svolge benissimo il compito non facile di scoprire progressivamente di non conoscere più così bene l’uomo che le vive accanto da tanto tempo. E così le note altamente romantiche di «Smoke Gets in Your Eyes» diventano improvvisamente la presa d’atto di aver vissuto, appunto, con il fumo negli occhi e di sentirsi improvvisamente in grado di vedere chiaramente una verità che potrebbe rimettere tutto in discussione. «45 anni» è un film duro e per niente accomodante.
È un film che, con un ritmo molto lento, fa sì che il pubblico segua i due protagonisti (soprattutto Kate) in un percorso cui avrebbe nuociuto qualunque accelerazione. Un po’ per l’età dei personaggi, un po’ perché rileggere la propria vita non è mai un’operazione da affidare alla fretta. Da notare: Geoff e Kate ascoltano la radio e non hanno televisione. La notizia del ritrovamento di Katja arriva via posta, non con una mail. Sembra proprio che i due coniugi siano una coppia d’altri tempi. Soltanto «Smoke Gets in Your Eyes», che una volta voleva dire amore, oggi è la presa d’atto di una sconfitta. Geoff e Kate rimarranno probabilmente insieme. Ma non sarà più la stessa cosa.
45 ANNI (45 Years) di Andrew Haigh. Con Tom Courtenay, Charlotte Rampling, Geraldine James, Dolly Wells, David Sibley. GB 2015; Drammatico; Colore