Chi sono i buoni e chi i cattivi?: «OCEAN’S ELEVEN»
Il dubbio etico di «Ocean’s Eleven» è: chi sono i buoni e chi i cattivi? Se Benedict è da considerarsi cattivo, se ne dovrebbe dedurre che gli undici compari che gli remano contro siano i buoni. E con questo la distinzione è fatta: si tratta di una favola senza streghe né cavalieri, ma con gente simpatica che ha scelto una maniera insolita per passare il tempo senza lavorare. È evidente come Soderbergh punti soltanto allo spettacolo senza preoccuparsi di questioni morali, anche perchè sa benissimo che la rapina studiata da Ocean difficilmente potrebbe invogliare qualcuno a tentare di metterla in pratica. La sua unica preoccupazione è stata quella di orchestrare il gran cast a disposizione, di non perdere il ritmo del racconto, di lasciare spazio a qualche sorpresa e di esaltare i bellissimi interni del casinò e del caveau. Con l’aiuto di un montatore esperto come Stephen Mirrione, ha ottenuto un risultato volatile ma di sicuro effetto. Quanto agli attori, George Clooney conferma il proprio fascino un po’ ironico, Julia Roberts è poco più di una presenza, Brad Pitt si tiene stranamente in disparte e Andy Garcia, credeteci sulla parola, è il più bravo di tutti. Sarà anche un successo annunciato, ma funziona.
OCEAN’S ELEVEN (Id.) di Steven Soderbergh. Con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Julia Roberts. USA 2001; Commedia; Colore