Pirati e fantasmi: tutti insieme al Luna Park: «LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA»

DI FRANCESCO MININNIL’avventura piratesca, oggi come oggi, è una delle meno proponibili a un pubblico troppo abituato a grandi effetti speciali e sempre meno sensibile al romantico fascino delle gambe di legno e delle bende sull’occhio. Inevitabile, quindi, che chi si accosta ai pirati lo faccia con l’evidente intenzione di mescolare i generi per ottenere un ibrido capace di incuriosire il grande pubblico.

«La maledizione della prima luna», nel suo piccolo, fa proprio questo: la sceneggiatura di Elliott e Rossio pesca a piene mani dal repertorio della filibusta, ma anche dal fantasy, dall’horror e da Disneyland. Sì, perchè l’idea portante del film, soprattutto nella parte scenografica, proviene dall’attrazione di Disneyland denominata «I pirati dei Caraibi».

E il gioco è fatto: il film di Gore Verbinski («Un topolino sotto sfratto», «The Ring») assomiglia in tutto e per tutto a un Luna Park, dove le attrazioni spaventose non fanno veramente paura e quelle buffe sono più demenziali e fracassone che realmente ironiche. D’altronde, anche se prevedibile e non guidato da un preciso stile compositivo, non si può negare che il film abbia una certa efficacia spettacolare che gli assicura, se non imperitura memoria, almeno immediato successo.

Capitan Sparrow, pirata in disarmo, si associa a un maniscalco per salvare una damigella in pericolo. In realtà il suo scopo è quello di ritrovare una leggendaria nave fantasma, la «Perla Nera», abitata da pirati non-morti e diretta verso una fantomatica isola del tesoro. Il problema è: come si fa a uccidere pirati già defunti che al chiarore lunare si rivelano come scheletri ghignanti?

Data l’apprezzabile sintesi con la quale si può raccontare la storia del film, è incomprensibile il motivo della sua straripante lunghezza, che è certamente il difetto maggiore. Sull’altro piatto della bilancia, però, una carta vincente: la caratterizzazione grottesca, invadente e (questa sì) ironica che Johnny Depp fa di Capitan Sparrow: le sue movenze effeminate, i suoi occhi pesantemente truccati e la sua lontananza da qualunque eroe (o anti-eroe) della filibusta, ne fanno uno strano oggetto sconosciuto che diverte e intriga. Per il resto, sceneggiatori e regista lavorano di sponda: si riconoscono elementi de «Il corsaro dell’isola verde» di Siodmak, di «Fog» di Carpenter, de «I predatori dell’arca perduta» di Spielberg Trattandosi di una produzione di Jerry Bruckheimer distribuita dalla Buena Vista, non c’è da stupirsi.

Nonostante fantasmi, scheletri e maledizioni, naturalmente, «La maledizione della prima luna» è proprio un film per ragazzi.

LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA (Pirates of the Caribbean: the Curse of the Black Pearl) di Gore Verbinski. Con Johnny Depp, Geoffrey Rush, Orlando Bloom. USA 2003; Avventura; Colore