«TERRA DI CONFINE»
Nel 1882, quando pistoleri e mandriani stavano già assumendo le caratteristiche di impiegati al servizio di imprenditori (poi industriali) senza scrupoli, Boss e Charley tornano a casa con una mandria. Trovandosi a dover attraversare un territorio di proprietà di un grande allevatore, si scontrano con la sua smania di potere e ne fanno le spese: un collaboratore ucciso, un altro più giovane gravemente ferito. Mentre la cittadina comincia a schierarsi dalla loro parte, si prepara lo scontro finale….
Costner sa benissimo che molti classici hanno già affrontato gli stessi temi e non fa niente per nasconderlo. Sfilano così sotto i nostri occhi «Sfida infernale» di John Ford, «Il fiume rosso» di Howard Hawks, «Mezzogiorno di fuoco» di Fred Zinnemann e soprattutto «La legge del più forte» di George Marshall, che era costruito sul contrasto tra un allevatore indipendente (di pecore) e un delinquente arricchito proprietario di una città intera. I riferimenti, però, non danno mai l’impressione di una copia: proprio perché dichiarati, assumono il valore di un omaggio doveroso. Senza contare che ci vuole una certa dose di umiltà per ammettere di aver lavorato su materiale preesistente invece di pretendere l’originalità a tutti i costi.
TERRA DI CONFINE (Open Range) di Kevin Costner. Con Kevin Costner, Robert Duvall, Annette Bening. USA 2003; western; colore